Mercoledì 7 maggio alle ore 18:30, presso la Sala Comunale Multimediale della Scuola Medica Salernitana, all’interno del suggestivo Palazzo Fruscione, Salerno accoglierà la presentazione del nuovo libro di Anna Senatore, Donna dietro lo specchio, edito da Officine Zephiro e accompagnato da un saggio critico del poeta e docente Rino Mele.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Scuola Medica Salernitana e dal Centro Studi Cenacolo Ferrante Sanseverino, si preannuncia come un omaggio alla memoria intima e collettiva, in particolare a quella femminile. L’autrice, già nota per i romanzi L’angelo Piero e Lo spazio intermedio, nonché per numerose raccolte poetiche pluripremiate, in questa nuova opera apre lo scrigno dei ricordi e racconta il suo vissuto di fanciulla in una Salerno che non c’è più, ma che rivive nelle pagine come un ideale borgo marinaro, dove i legami familiari, l’amicizia e le radici culturali rappresentavano valori fondanti.
Il volume è arricchito da fotografie d’epoca tratte dall’album di famiglia, che accompagnano la narrazione e restituiscono con forza visiva volti, luoghi e atmosfere del tempo. Al centro, la figura femminile, celebrata come custode di senso e simbolo di resilienza.
Il programma dell’evento sarà snello ma denso di contenuti. La relazione principale sarà affidata a Enrico Indelli, presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana. A seguire, l’autrice offrirà un’illustrazione personale del testo. Interverranno inoltre Bruno Giustiniani e Felice Pastore, rispettivamente presidente e direttore scientifico del Centro Studi Letterari Ferrante Sanseverino, Guido Milanese, consigliere del CdA Mase, e Anna Merola, psicologa e psicoterapeuta.
Le letture di brani scelti dal libro saranno affidate alla voce dell’attrice Annamaria Senatore, mentre il dibattito sarà moderato dalla giornalista e scrittrice Luciana Mauro.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano riscoprire, attraverso la letteratura, un patrimonio di emozioni e memoria che appartiene non solo all’autrice, ma a un’intera generazione.