(Adnkronos) – "Durante il Covid avevamo parlato di emergenza oncologica e avevamo indicato una serie di iniziative che andavano prese, ma non sono state prese. Il Servizio sanitario nazionale andava adeguato per rispondere ai bisogni dei malati di cancro, come aveva indicato la Commissione europea che diceva allora che entro il 2025 andavano salvate 2,8 milioni di persone affinché non aumentasse l'impatto sui sistemi sanitari. La Commissione indicava come riferimento il Piano oncologico europeo, come strada con i tempi e le attività. L'Italia ha avviato il piano nazionale, ma senza prevedere i finanziamenti. I 10 milioni messi sono pochi, vuol dire 1,3 milioni per la Lombardia e 270mila euro per la Basilicata. O si investe in sanità o ci accontentiamo di piccoli rimedi. L'ideale era prendere le risorse dal Mes". Così all’Adnkronos Salute Francesco De Lorenzo, presidente Favo, a margine della presentazione alla Camera del 17esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici promosso dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia. "La comunità oncologica di cui facciamo parte ha indicato le linee guida, ma non ci sono i finanziamenti. Non ho visto neanche un impegno delle opposizioni, le responsabilità sono un po' di tutti", ha concluso De Lorenzo. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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