(Adnkronos) – "Il payback è una manovra iniqua che deve essere eliminata velocemente. Consideriamo che l'Europa è autosufficiente solo per il 60% del plasma, mentre il 40% deve essere importato dagli Stati Uniti. In Italia più o meno 1 paziente su 3 deve contare sulla disponibilità di plasmaderivati che derivano da plasma importato. Va poi ridotta la burocrazia. Il settore della farmaceutica ha bisogno di stabilità e tempi certi. L'incertezza che ogni tanto si genera a livello di istituzioni, Aifa compresa, non aiuta la programmazione di un'azienda". Lo ha detto Ugo Di Francesco, Ceo di Kedrion Biopharma, oggi a Milano, intervenendo sul meccanismo di ripiano che impone alle farmaceutiche di coprire parte dell'eccedenza di spesa rispetto ai tetti regionali, in occasione dell'evento 'Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie', promosso dall'azienda specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, con il patrocinio gratuito di Sif, Società italiana di farmacologia. "L'obiettivo di Kedrion è di diventare la miglior azienda al mondo nel nostro settore – afferma Di Francesco – differenziandosi dagli altri soprattutto nell'attenzione verso il paziente, verso le persone affette da malattie rare e verso le persone che lavorano per permettere loro di tornare ad avere una vita normale. Abbiamo un programma di investimenti molto importante per triplicare la nostra capacità produttiva sul territorio italiano. Investiamo anche in ricerca e sviluppo per generare innovazione e dare la possibilità ai pazienti, in futuro, di avere accesso a nuove terapie". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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