Le ferite dell’infanzia sono causa di tutte le patologie che si sviluppano in età adolescenziale e adulta. Condizioni dolorose che possono sconfinare in episodi estremi, di inaudita violenza. Eppure, prevenire questo drammatico epilogo è possibile. Basta allontanare i pregiudizi e affidarsi senza remore a una giusta e appropriata prevenzione.
Uno spiraglio di luce nel buio che ogni giorno ci mostrano le cronache. Un faro acceso da Rosa Marì Castaldi, psicologa e psicoterapeuta di lungo corso, che, nell’accogliente atmosfera della libreria Imagine’s Book di corso Garibaldi a Salerno, ha accolto un pubblico attento e interessato.
L’appello va alle tre agenzie primarie: famiglia, scuola e società devono interagire per fornire, dalla più tenera età, al bambino gli argomenti giusti e un’educazione adeguata per affrontare la vita. Entusiasmo, autostima e conoscenza interiore sono le chiavi per aprirsi con sicurezza al futuro. Noia, abulia, inerzia e svogliatezza sono, al contrario, le spie di un malessere sempre più attuale, alimentato da un uso cattivo dei social e da una politica che non offre futuro ai giovani.
Nel libro La depressione infantile, una malattia degli affetti, edito da Il Quaderno, troviamo un vademecum per imparare a trasmettere ai propri figli e ai giovani in generale l’amore per la vita. Perché è questo che manca e va riconquistato: amore per sé stessi, per l’ambiente e per l’esistenza, tutta da scoprire e inventare giorno per giorno.
Lo ha sottolineato l’editore Stefania Spisto che, con la giornalista Luciana Mauro, ha dialogato con l’autrice e una platea ansiosa di apprendere regole sane, che inneggiano a un futuro migliore. Successo assicurato per il libro di Castaldi, un prezioso scrigno abbellito dalla splendida copertina dipinta dall’artista Elena Ostrica: una dolce immagine di madre e figlio, emblematica di un amore infinito e indissolubile.