E’ fatto noto che la U.C. Sampdoria stia affrontando problematiche di natura economica. A tali complicazioni si sono aggiunti continui cambi ai vertici societari, idonei a generare ulteriore instabilità. La società è attualmente vincolata al rispetto delle indicazioni derivanti da apposito accordo di ristrutturazione dei debiti, omologato dal Tribunale di Genova. Sono emerse negli ultimi mesi numerosi dati oggettivi riguardanti il mancato rispetto dell’accordo di ristrutturazione dei debiti da parte della Sampdoria e/o comunque la sussistenza di una situazione finanziaria critica.
In particolare l’accordo di ristrutturazione prevede: il Piano assume un base case, che si fonda sulla retrocessione di UCS in Serie B per la stagione sportiva 2023/2024 – cui la Società è effettivamente iscritta a far data dal 30 giugno 2023 – e la promozione in Serie A per la stagione sportiva 2024/2025 (e la successiva permanenza in essa), nonché, tra le altre cose, l’attrazione di nuovi giovani talenti per l’accademia giovanile e la prima squadra, attraverso lo sviluppo dell’area di scouting della Società e il completamento dell’opera di ammodernamento del Centro Sportivo sito in Bogliasco. Il Piano prevede altresì un EBITDA (importante indicatore per valutare la redditività operativa di un’azienda) positivo prima del c.d. player trading entro la stagione sportiva 2023/2024 sia a seguito delle riduzioni degli stipendi derivanti della retrocessione in Serie B, sia a seguito di alcune azioni funzionali all’abbattimento dei costi a carico della Società.
Il Piano considera, per completezza, anche un “sensitivity” scenario, che si fonda sulla permanenza in Serie B per le stagioni sportive 2023-2024 e 2024-2025 e la successiva promozione in Serie A per la stagione sportiva 2025-2026. Il sensitivity scenario, inoltre, tiene in considerazione una possibile riduzione dei ricavi (ivi inclusi quelli derivanti dai diritti televisivi), per un importo pari ad Euro 44 milioni, nonché di quelli derivanti dal c.d. player trading, per un importo pari a circa Euro 5 milioni.
Il piano è stato asseverato e l’accordo omologato su queste basi oggettive ed inderogabili e quindi già oggi in default. Si tratterebbe di circostanze che potrebbero rivelare una violazione assoluta delle regole ed un’illegittima partecipazione della società al campionato di Serie B e/o comunque si tratterebbe di fattispecie idonee a incidere su tale partecipazione a qualsivoglia campionato. La stessa Sampdoria, in apposito comunicato del 4 luglio u.s., confermava di non aver iscritto la società femminile al campionato per ragioni economiche, contravvenendo agli obblighi previsti dal Manuale delle Licenze 2025/2026.
La Sampdoria dovrà versare 9 milioni di euro entro il 31 luglio 2025 per evitare una immediata penalizzazione in classifica. Sono, inoltre, necessari 6 milioni per coprire stipendi e bonus di giugno. Ci sono poi ulteriori 9 milioni che riguardano la cosiddetta “stanza di compensazione”, ovvero i debiti contratti con altri club per operazioni di mercato passate. Tra i casi che sarebbero già inadempiuti ci sarebbero i riscatti obbligatori legati ai prestiti di Bellemo, Ghidotti e Ioannou dal Como (4,4 milioni) e di Gennaro Tutino dal Cosenza (2,5 milioni), per complessivi 23 milioni circa. Il mancato pagamento di queste somme comporterebbe non solo e non tanto la perdita dei giocatori, ma anche sanzioni sportive, tra cui ulteriori penalizzazioni in classifica per ogni accordo non rispettato. Penalizzazioni che aggiungendosi alle precedenti comporterebbero l’esclusione da ogni campionato.
Lo scorso 7 luglio il consiglio di amministrazione ha preso atto delle dimissioni del consigliere Maheta Molango. Nella giornata di ieri, inoltre, la società blucerchiata ha eliminato le squadre giovanili non obbligatorie e ha rinunciato a “Casa Samp”, la foresteria di Bogliasco nuova di zecca che ospitava oltre 60 tra giocatori, tecnici e membri dello staff. Il suo mantenimento, pari a circa 1,5 milioni di euro a stagione, è stato ritenuto non sostenibile dall’attuale proprietà. E’ di oggi la notizia che il calciatore Gennaro Tutino ha inviato una diffida alla Sampdoria per irregolarità nel contratto e nei pagamenti.
Peraltro, la Salernitana ha dovuto sfidare, soccombendo, proprio la Sampdoria nel playout per la permanenza in Serie B, con la conseguenza che la Sampdoria ha ottenuto il diritto, ancora sub judice, a partecipare al Campionato di Serie B 2025-2026 e tutto sarebbe avvenuto già quando era definitivamente inadempiuto il piano. La partecipazione ai campionati professionistici e l’affiliazione alla FIGC, come noto, richiedono specifici requisiti di solidità societaria e finanziaria e il rispetto di principi di corretta gestione economica.
In presenza di più inadempimenti la società genovese rischia l’esclusione dal campionato. Cruciale la scadenza del 31 luglio. Il mancato pagamento degli emolumenti (stipendi) può comportare sanzioni che vanno da almeno due punti di penalizzazione in classifica fino all’esclusione dal campionato, soprattutto se il mancato pagamento si protrae per più mensilità o trimestri consecutivi. Il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi, invece, può portare a sanzioni pecuniarie e punti di penalizzazione. La violazione degli obblighi nascenti dalla “stanza di compensazione”, di cui si è parlato prima, unita a eventuali altri mancati pagamenti tra fine luglio e i primi di agosto comporterebbe l’esclusione della Sampdoria dal campionato.