Con il debutto alla Paris Fashion Week 2025, Piccioli restituisce eleganza classica alla Maison, celebrando l’eredità di Cristóbal mentre plasma una visione moderna e “umana”.
Parigi, ottobre 2025 – È iniziata una nuova era per Balenciaga: dopo anni sotto la direzione di Demna, la maison del lusso è affidata a Pierpaolo Piccioli che ha presentato la sua prima collezione, The Heartbeat, durante la Paris Fashion Week, Primavera/Estate 2026. Un debutto attesissimo, che fonde memoria, emozione e la cifra stilistica personale dello stilista italiano.
Piccioli non nasconde la sua gratitudine verso chi lo ha preceduto: parla di continuità con Cristóbal Balenciaga, Nicolas Ghesquière e lo stesso Demna, sottolineando che “rispettare ciò che è stato prima non è negarlo, ma farne parte del proprio racconto creativo”.
La collezione “The Heartbeat” si apre con un omaggio storico: il famoso sac dress del 1957, rivisitato in chiave moderna. Si alternano capi che recuperano silhouettes classiche — abiti lunghi, drappeggi, gonne ampie e altri che parlano la lingua del contemporaneo: top corti, giacche in pelle minimali, dettagli di taglio netto.
Una delle caratteristiche più marcate del debutto è il ritorno a colori più vividi rispetto alla palette cupa e spesso monocromatica di Demna. Toni brillanti, contrasti forti, ma anche nuance delicate che riportano a un’eleganza femminile malinconica.
Importanti anche i materiali: tessuti strutturati come il gazar (e una sua reinterpretazione, definita “neo gazar”) che contribuiscono a delineare volumi scultorei pur mantenendo leggerezza. Volumi che respirano: capi che sembrano muoversi, che lasciano aria; silhouette ampie, trasparenze leggere, tagli che liberano piuttosto che costringere. Un’estetica che celebra il corpo, non lo nasconde.
La risposta del pubblico è calorosa: una standing ovation accoglie la chiusura della sfilata. Ma la sfida per Piccioli è tutt’altro che semplice. Riportare Balenciaga su un registro più classico, dopo anni di provocazioni, significa ridefinire i codici del brand e testare se un’estetica gentile può ancora essere rivoluzionaria nel sistema moda contemporaneo.
Un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Piccioli è quello dell’umanità: non solo come valore estetico, ma come metrica del vestire. «La cosa più forte che possa fare è mettere al centro del mio lavoro la persona», ha detto.
Questa idea permea la collezione: vestiti che lasciano spazio al corpo, che ne rispettano i movimenti; moda meno rigida, più inclusiva, meno spettacolare per sé, più centrata sul vissuto.
Con The Heartbeat, Pierpaolo Piccioli ha mostrato di non voler “spegnere” il passato di Balenciaga, ma di volerlo usare come base su cui costruire qualcosa di nuovo. Eleganza, emozione, memoria ma anche modernità. È una scommessa grande, che potrebbe ridefinire non solo lo stile della maison, ma anche le ambizioni creative del brand.
Se riuscirà a mantenere la tensione tra heritage e rinnovamento, tra couture e quotidiano, questo debutto sarà ricordato come l’inizio di un capitolo significativo nella storia della moda.