(Adnkronos) – “Stanno andando molto bene” i negoziati indiretti tra Israele e Hamas in corso in Egitto per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. ”Penso che qualcosa accadrà, ci sono buone probabilità che accada. Potrei andarci verso il fine settimana, magari domenica”, ha annunciato il presidente americano senza specificare in quale località. Recandosi a una tavola rotonda sul gruppo ‘Antifa’, Trump ha aggiunto: “Ci sono ottime probabilità che le trattative procedano molto bene”. A Sharm el-Sheikh ”abbiamo una squadra fantastica, ottimi negoziatori”.
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato alla Cnn che un accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza è “molto vicino”, ma si stanno ancora discutendo i dettagli dell’elenco dei prigionieri da rilasciare. “Siamo molto vicini a un accordo, ciò che è ancora in sospeso è la lista dei prigionieri da scambiare”, ha detto il funzionario alla Cnn.
Al-Jazeera, citando una fonte di Hamas, riporta che Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita in un’unica fase.
Hamas ha inoltre fornito informazioni su “circa 20 ostaggi ancora in vita”. Lo hanno dichiarato funzionari israeliani a Channel 12 sottolineando che Hamas ha detto di essere ancora alla ricerca di alcuni degli ostaggi uccisi. L’emittente televisiva ha spiegato che l’intesa prevede che, una volta che Hamas avrà consegnato tutti gli ostaggi vivi e tutti gli ostaggi uccisi che riuscirà a localizzare, e avrà chiarito di non averne nessuno come merce di scambio, i prigionieri saranno rilasciati.
Israele ha posto il veto sul rilascio di Marwan Barghouti e Ahmad Saadat dalle carceri israeliane. Lo hanno riferito fonti israeliane citate dal sito di Yediot Ahronot. Ma la leadership di Hamas ha detto ai mediatori al Cairo che la scarcerazione di Barghouti è ”centrale” per il buon esito dell’accordo con Israele per porre fine alla guerra a Gaza. Così al Times of Israel una fonte vicina ai negoziati, spiegando che per Hamas “il destino di Barghouti resta assolutamente centrale in questi colloqui”.
Barghouti sta attualmente scontando cinque ergastoli in una prigione israeliana per aver pianificato attacchi durante la Seconda Intifada in cui morirono cinque civili. Ha negato le accuse a suo carico, rifiutando la giurisdizione del tribunale israeliano.
Una fonte egiziana vicina ai negoziati ha intanto riferito a Sky News in arabo che “i mediatori hanno dato a entrambe le parti tempo fino a venerdì mattina per annunciare e firmare la prima fase dell’accordo” per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra detenuti palestinesi e ostaggi israeliani.
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