Al suo sesto anno di edizione, la Biennale d’Arte di Salerno, curata dall’architetto Giuseppe Gorga, si aprirà alla fruizione a palazzo Fruscione a partire dal 18 ottobre fino al 2 novembre, mettendo a confronto «I.A. vs I.A. – Intelligenza artificiale vs Intelligenza artistica». L’inaugurazione è alle 18.30.
Ma la Biennale celebra anche la diversità, come chiarisce lo stesso curatore Gorga: «Lontana dai circuiti dell’arte che erigono barriere, la B.A.C.S. è un faro di apertura e inclusione, nel crocevia di contaminazione e diffusione di sguardi differenti tra loro ma uniti dal ponte della creatività diffusa. Tale filosofia inclusiva osserva la capacità di creare una vera e propria comunità globale, dando voce anche ad artisti emergenti e talenti provenienti da ogni angolo del mondo. In un’epoca che tende a dividere, la Biennale di Salerno unisce ed è oramai riconosciuta come uno degli eventi artistici italiani più noti oltreoceano, in particolare in America Latina, dove Jorge Londono ha promosso l’evento».
Molti gli artisti provenienti da Paesi lontani, creando in particolare un flusso di scambio con l’America Latina. La performance Messenger dell’artista Enza Monetti metterà in luce la tensione fra unità e disgregazione, separazione e contrapposizione, a cui può seguire una ricomposizione, una riconciliazione che superi l’incomprensione e la mancanza di solidarietà.
Numerosi gli eventi nel corso della Biennale, come «Al Cuore Art», a cura del prof. Gennaro Cuccurullo dell’Università degli Studi di Salerno, e la presentazione del libro Musei in evoluzione. Nuove frontiere digitali del prof. Sergio Curtacci, docente dell’Università di Bergamo.
La riflessione L’Arte che pensa: I.A. e creatività oltre l’umano si terrà il 24 ottobre alle 18 con Virgilio D’Antonio, Michele Nappi, Francesco Colace e Marcello Trento, che esporranno le loro relazioni subito dopo i saluti istituzionali.
La madrina delle precedenti edizioni, Rabarama, passa il testimone al noto artista Lorenzo Chinnici, che sarà presidente di giuria.
