Sabato 6 settembre 2025, alle 18, a Palazzo Cusani (via Roma 5, Solopaca – BN) si terrà la presentazione del volume La filosofia civile di Stefano Cusani. Tra Hegel e il Risorgimento di Giancristiano Desiderio, pubblicato da Libreria del Castello (Solopaca, 2024).
L’evento prevede i saluti di Serena Paoluzi, del sindaco di Solopaca Pompilio Forgione, di Antonio Iadonsi (presidente Pro Loco Solopaca), di Alessandro Tanzillo (presidente Cenacolo Rosa del Roseto) e di Carmine Coletta (presidente Cantina di Solopaca).
Seguiranno gli interventi di Salvatore D’Onofrio, Gennaro Malgieri e dell’autore. Modera Carmela Picone. Si ringrazia Cantina di Solopaca.
L’editore
Il volume è edito da Libreria del Castello, sigla con sede a Solopaca che si conferma una delle realtà più vivaci del panorama editoriale campano. Guidata da Salvatore D’Onofrio insieme alla moglie Giuseppina Casillo, continua a distinguersi per la scelta di opere e autori di qualità, capaci di valorizzare il territorio e inserirsi in un dibattito culturale di respiro nazionale.
Il volume
Il libro ricostruisce la figura e il pensiero di Stefano Cusani, intellettuale dell’Ottocento tra formazione hegeliana e impegno risorgimentale, con particolare attenzione al ruolo della sua “filosofia civile” nel contesto italiano.
Sinossi del libro
Stefano Cusani è il primo vero hegeliano d’Italia ma, a fronte del posto che gli spetta nella storia della filosofia italiana, ad oggi non esisteva una monografia sul suo pensiero. Questa è la prima.
Frequentò la scuola del Puoti, fu compagno di studi di Francesco De Sanctis, ascoltò le lezioni del Galluppi, fu allievo dei Colecchi.
E poi pensò con la sua testa. Così Bertrando Spaventa prima e Giovanni Gentile poi lo nominano e lo considerano quando ricostruiscono la storia della filosofia italiana dell’Ottocento. Ma Stefano Cusani, nella sua breve e intensa vita, fu anche patriota: iscritto alla Giovine Italia, aprì una sua scuola di filosofia a Napoli, teorizzò la necessità della rivoluzione risorgimentale perché “togliete la libertà nell’uomo, e voi avrete esaurito nella sua sorgente ogni lavoro possibile, essendone essa sola la causa, e la causa vera, reale, e non immaginaria”.