
Prima squadra de LaLiga a schierarsi pubblicamente contro il genocidio a Gaza; gesto simbolico prima della partita contro il Mallorca, con iniziative concrete per i rifugiati.
Bilbao, ottobre 2025 — L’Athletic Club Bilbao ha compiuto un gesto di forte significato sociale, diventando il primo club di élite in Spagna a pronunciare esplicitamente la sua solidarietà nei confronti della Palestina. Il club basco ha organizzato un evento simbolico allo stadio San Mamés prima del match contro il Mallorca, per denunciare la gravità del conflitto in corso e sostenere i diritti umani.
Prima dell’inizio dell’incontro, saliranno in campo Honey Thaljieh — ex capitana della nazionale femminile palestinese e ambasciatrice del 125° anniversario dell’Athletic , un gruppo di rifugiati palestinesi residenti nei Paesi Baschi, e rappresentanti dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
Verrà proiettato il messaggio sui videomarcatori dello stadio. Athletic Palestinaren alde. Stop genozidioa” che in basco significa “Athletic con la Palestina. Stop al genocidio”
Il gesto è stato accolto favorevolmente da tifosi e società civile come un esempio di come lo sport possa uscire dal puro intrattenimento e assumere un ruolo attivo nella visibilità di cause umanitarie.
Alcuni commenti sottolineano che questa presa di posizione possa incidere anche sul modo in cui le istituzioni sportive gestiscono temi sensibili internazionali, normando espressioni civili nei momenti pubblici.
L’iniziativa si inserisce anche nel contesto del 125° anniversario del club, riflettendo la volontà dell’Athletic Club di affermare i propri valori di solidarietà, identità e responsabilità sociale.
Alcuni osservatori sollevano questioni circa il rischio di reazioni negative, sia politiche che mediatiche, soprattutto in temi come il conflitto israelo-palestinese che generano forti opinioni contrapposte.
È importante valutare quanto queste manifestazioni simboliche possano tradursi in impatti concreti: oltre al gesto, contano le azioni costanti (progetti educativi, dialogo, cooperazione) che sembrano già pianificate.
Un’altra questione riguarda la copertura mediatica: ci sono segnalazioni che in alcune trasmissioni televisive o streaming il momento della cerimonia venga default oscurato o minimizzato, suscitando dibattito sul diritto di rappresentazione.
L’Athletic Bilbao ha fatto oggi un passo che molti club evitano: prendere pubblicamente una posizione su una crisi umanitaria internazionale. Con “Athletic Palestinaren alde. Stop genozidioa”, non si limita a inviare un messaggio, ma dimostra che l’impegno sociale può andare di pari passo con il calcio. Nel suo gesto c’è un’aspirazione a usare lo stadio — San Mamés — non solo come arena sportiva, ma come palco di solidarietà.
Rimane da vedere se altre società seguiranno l’esempio, e se momenti simili diventeranno prassi nei club, spingendo lo sport verso un ruolo sempre più consapevole e responsabile.