A guardarla sembra la “ragazza della porta accanto”. Parla del suo lavoro nel campo della moda con disinvoltura, e mai diresti che, invece, ti trovi di fronte un vero talento della scrittura.
A farle da maestro è stato il mitico Amleto De Silva, un intellettuale rimasto nel cuore di tanti, soprattutto di giovani che da lui hanno appreso l’arte catartica custodita nell’inchiostro che scorre veloce e libera l’anima.

Così è nato “Tra le stelle”, il primo libro in autopubblicazione di Claudia Nannini, un romanzo che mescola, con levità e saggezza, storia e sentimenti.
Lo scenario si apre nella Germania del 1944. Il protagonista è Stefan Riefel, un ragazzo tedesco che vive la società del tempo in modo conflittuale, tra forzature e pregiudizi da una parte e desiderio di autentica libertà dall’altra.
La sua vita trascorre nella timida incertezza finché non gli arriva una chiamata: sarà in Italia come soldato della Wehrmacht. Qui si profila un altro drammatico conflitto: rimanere al fianco dei fascisti o schierarsi con i partigiani, pronti a sferrare l’attacco finale.
A questo punto il racconto sensibile e attento prende una piega più morbida e diventa sentimento. La scrittrice racconta in punta di penna, con grande capacità rappresentativa, l’incontro di Stefan con Maria, la donna che riuscirà a cambiargli la vita.
La forza della narrazione rende questo romanzo molto adatto a costruire una sceneggiatura anche teatrale. L’importanza della storia si snoda nella leggerezza dei dialoghi, che la scrittrice sa rendere avvincenti con straordinaria soavità, pur nella crudezza di alcuni passaggi legati a vicende che tutti conosciamo. Claudia Nannini le descrive però in modo seducente, portando il lettore fino all’ultima pagina di un romanzo decisamente destinato al successo. E l’autrice “Tra le stelle” della scrittura. Ad maiora!
Il volume sarà presentato prossimamente nel Cenacolo letterario di palazzo Fruscione e l’autrice intervistata in pubblico dalla giornalista e scrittrice Luciana Mauro.
