C’è qualcosa di nuovo sotto l’ombrellone. Non sono solo le copertine patinate o i colori fluo delle edizioni estive, ma un cambiamento più profondo, che riguarda il modo in cui gli italiani leggono durante le vacanze. L’estate 2025 sembra aver portato una ventata d’aria fresca anche tra le pagine dei libri. Non si legge più solo per distrarsi, per passare il tempo, per “staccare”: si legge anche per capire, per riflettere, per tornare a casa con qualcosa in più.
Negli ultimi mesi, le vendite di libri hanno registrato una crescita significativa. Ma a colpire non sono solo i numeri: è la varietà di generi che stanno conquistando spazio nelle valigie dei vacanzieri. Al fianco dei romanzi rosa e dei gialli che da sempre popolano le spiagge, si trovano saggi di neuroscienze, racconti di viaggio scritti con taglio giornalistico, poesie contemporanee e fumetti d’autore.
La classica “lettura da ombrellone” si è evoluta: oggi il lettore vuole emozionarsi, sì, ma anche imparare qualcosa. E non importa se si è su una sdraio, in un rifugio di montagna o su un treno diretto verso una capitale europea: la voglia di leggere in modo consapevole accompagna sempre più persone anche in vacanza.
In tanti hanno scoperto il piacere di libri che parlano di scienza come se fossero romanzi, che spiegano l’universo o il funzionamento della mente umana con parole semplici e immagini efficaci. Questi titoli, che un tempo sarebbero sembrati troppo impegnativi per le ferie, oggi scalano le classifiche. E non è difficile capirne il motivo: offrono contenuti profondi con una scrittura che sa coinvolgere, incuriosire, sorprendere. Sono storie vere, ma non per questo meno emozionanti: raccontano la realtà con uno sguardo narrativo, accessibile e stimolante.
Ma la sete di conoscenza non si ferma alla scienza. Cresce anche la voglia di leggere storie vere, reportage scritti con stile narrativo, inchieste che si lasciano leggere come romanzi. Temi complessi come l’intelligenza artificiale, le città del futuro o le trasformazioni ambientali non spaventano più, anzi appassionano. L’estate, paradossalmente, sembra diventare il tempo ideale per avvicinarsi a ciò che durante l’anno si rimanda per mancanza di tempo o di energie. È come se il tempo rallentato delle vacanze restituisse spazio anche alla concentrazione, alla curiosità, al piacere di approfondire. E così, tra una passeggiata e un gelato, si affrontano temi globali, ci si interroga sul mondo e su come cambia sotto i nostri occhi.
Anche il mondo del fumetto ha guadagnato un posto da protagonista in questo nuovo panorama. I graphic novel, una volta relegati a una nicchia, sono ormai considerati vere e proprie opere letterarie. Raccontano guerre, pandemie, crisi esistenziali o sociali con una potenza visiva e narrativa che conquista lettori di tutte le età. E non si tratta solo di nomi noti a livello internazionale: anche gli autori italiani stanno vivendo un momento di grande creatività e attenzione.
Alcune storie colpiscono per la loro capacità di parlare alle nuove generazioni senza paternalismi, altre per il modo in cui intrecciano memoria e immaginazione, facendo emergere nuovi sguardi sulla società.
Poi c’è la poesia. Sì, proprio lei, spesso considerata difficile, lontana, per pochi. E invece oggi risuona forte, magari proprio nei momenti di silenzio tra un tuffo e un tramonto. Libri di versi vengono fotografati, condivisi, letti ad alta voce, trasformandosi in piccoli compagni di viaggio. La forma breve, intensa, essenziale della poesia sembra parlare al tempo frammentato delle nostre giornate digitali. È come se il bisogno di verità e di bellezza trovasse nuova linfa nella parola poetica, che sa dire molto in poche righe.
Alcuni lettori riscoprono la poesia attraverso i social, altri ne fanno un rituale intimo, quasi terapeutico. In entrambi i casi, emerge un desiderio di autenticità, di ascolto profondo, di parole che restano.
Intanto, cambiano anche le modalità con cui si legge. Sempre più persone scelgono l’audiolibro per accompagnare passeggiate o momenti di relax. Ascoltare un libro sta diventando naturale quanto mettere la musica. E gli e-book, con la loro praticità, sono entrati stabilmente nelle abitudini estive: leggere dallo smartphone sotto l’ombrellone non è più un’eccezione, ma la norma. La tecnologia, in questo senso, ha reso la lettura più accessibile, più flessibile, più leggera nel formato ma non nei contenuti. Anche le piattaforme stanno evolvendo: non solo lettura passiva, ma esperienze integrate, con podcast, interviste agli autori, percorsi tematici personalizzati. La lettura si adatta, cambia ritmo, ma non perde la sua forza.
A dare una spinta ulteriore a questo cambiamento ci pensano i social come BookTok, Instagram, canali Telegram dedicati alla lettura: i consigli viaggiano veloci, i titoli diventano virali, le letture si trasformano in esperienze condivise.
La critica letteraria non è più solo quella delle riviste o dei quotidiani: ora anche un reel di 30 secondi può determinare il successo di un libro. E spesso sono proprio i contenuti più originali — un saggio ben raccontato, un fumetto emozionante, una raccolta di poesie toccanti — a colpire l’attenzione di chi scrolla tra un contenuto e l’altro. In questo passaparola digitale, si nascondono scoperte inattese, letture che non si trovano nei circuiti più battuti, ma che parlano al cuore dei lettori.
Anche gli editori hanno fiutato il vento del cambiamento. Sempre più case editrici propongono collane dedicate a una lettura estiva diversa dal solito. Si punta su progetti che mescolano generi, su autori capaci di raccontare con competenza e passione, su libri che non si esauriscono con l’ultima pagina. Perché il lettore di oggi non cerca solo storie: cerca idee, linguaggi nuovi, stimoli. E l’estate, da questo punto di vista, non è più solo una parentesi, ma un laboratorio di lettura viva, aperta, trasversale.
Guardando tutto questo, viene da pensare che qualcosa, davvero, stia cambiando. Che la lettura non sia più solo un passatempo, ma un gesto di consapevolezza. Che il libro non sia più “da spiaggia” o “da salotto”, ma semplicemente un compagno di viaggio — ovunque si vada. E che anche l’estate, con la sua leggerezza e il suo tempo dilatato, possa diventare un momento fertile per scoprire, capire, emozionarsi. In un’epoca di velocità, la lentezza della lettura torna a essere un atto rivoluzionario.
L’estate 2025 forse verrà ricordata proprio per questo: per aver mescolato il piacere con la qualità, l’intrattenimento con la profondità. Per averci ricordato che leggere è, prima di tutto, un modo per stare bene. Con sé stessi, con gli altri, con il mondo.