Graphia interiore è l’ultima opera creata da Laura Bruno che, dalle forme e dai colori impressi sulle tele o dai disegni tracciati sulle carte, è giunta al porto della scrittura, sia poetica che narrativa. Parole che fabbricano narrazioni, ma non in modo del tutto realistico né completamente immaginario, bensì in bilico, come l’equilibrio di un funambolo che cammina su questi due fili paralleli.
E il Museo Irpino, venerdì 16 maggio, nella Giornata internazionale dei Musei organizzata dall’International Council of Museum – Icom, le riconosce l’ampiezza della sua creatività dando spazio sia a un ciclo di sue opere in mostra sia alla presentazione del libro da parte di Gabriella Taddeo, che illustrerà questa raccolta di versi, racconti e immagini, Graphia interiore, Scuderi edizioni.
Anche nella dimensione lirica, Laura, oltre a rivelare la sua provenienza dai colori e dalle forme pittoriche, lascia trasparire reminiscenze biografiche; ma queste, pur rimanendo all’origine della scrittura, si sublimano in un sentire non solo individuale ma corale, di molti se non di tutti: il proprio vissuto si libra in volo verso un’empatia collettiva.
Chiuderà la mattinata l’esecuzione musicale di Marco Raffaele, che suonerà il sax soprano.
Francesco D’Episcopo mette in luce nel suo commento critico come «all’interno di questa originale silloge di arte e poesia, l’intima, intensa connessione tra testi poetici e immagini artistiche. Si riporta la forte impressione che Laura Bruno, mentre scrive, dipinge e, mentre dipinge, scrive. La connessione è principalmente determinata da quella “graphia interiore”, che conferisce il giusto titolo al libro, nella complessità e nell’unità di una natura profondamente creativa, che induce l’autrice a misurarsi inevitabilmente con la realtà per prendere poi il volo verso cieli inediti e imprevisti, che racchiudono un dichiarato anelito alla libertà e all’eternità. Poesie e prose spesso di una forza sorprendente».
Il professor Francesco Lazzari osserva nella postfazione che conclude il libro come «questo volume meriterebbe un saggio, talmente è ricco di versi di grande intensità, per chiudersi poi con alcuni brevi racconti assai singolari e brillanti. Mi limiterò a dire che tra le poesie ho preferito Il dolore, L’appuntamento e La depressione. Infine, anche il soave testo A mia madre, accompagnato da uno splendido ritratto, opera di Laura».
Biografia dell’artista: Laura Bruno
Espone da oltre venti anni in campo artistico internazionale, con dipinti ad acrilico e olio, sculture, incisioni. Nel 2024 espone due volte al Palazzo Fruscione di Salerno: con una mostra personale di grafica con pennino e scultura, e con un’altra personale per Le stanze dell’arte e Arte e giustizia con il Conservatorio, con sculture in resina.
Nel 2023 partecipa alla Triennale di Roma al complesso San Salvatore in Lauro. Nello stesso anno, con il Conservatorio e la Procura, presenta la sua personale di quadri al Museo diocesano di Salerno; sempre nel 2023, nella sala consiliare del Comune di Vietri sul Mare, espone la sua personale di grafica a pennino.
Nel 2022 presenta a Palazzo Fruscione di Salerno la personale dedicata a Procida capitale della cultura. Nel 2021 è in mostra a Ferrara – Palazzo delle Fiere – per il Premio Vittorio Sgarbi. In video-esposizione allo Iulm di Milano, a cura di Paolo Liguori e Salvo Nugnes, le opere da lei create per Arte in quarantena vengono diffuse anche da Tgcom24 di Mediaset.
Con l’associazione Nartwork e la fondazione Valenzi partecipa a collettive internazionali a Bologna (galleria Dueunodue), a Milano (Fondazione-Museo Luciana Matalon), a Venezia (Centro San Vidal), e al Maschio Angioino a Napoli. Nel 2020 è selezionata dalla Fondazione Modigliani per la celebrazione del centenario del Maestro.
Partecipa a numerose mostre internazionali in Italia e all’estero, tra le quali quelle con Vittorio Sgarbi a Spoleto – Terrazza Frau, a Palermo e al Museo Sciortino di Monreale per Palermo capitale della cultura, alla Rocca Paolina di Perugia e a Ferrara – Palazzo delle Fiere. Il critico d’arte ne recensisce l’opera in Porto franco e acquisisce litografie per la sua collezione privata.
A cura di Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice, nel 2019 è inserita nella prima Enciclopedia d’Arte De Agostini. Nel 2017 partecipa alla Triennale di Roma, al Complesso del Vittoriano – Museo del Risorgimento. Nel 2015 è alla 56ª Biennale di Venezia – Padiglione del Guatemala, con la mostra Grazie Italia.
È ospite negli anni alla Biennale d’Arte di Salerno; è quotata all’asta della galleria e Casa d’Aste Daliano Ribani di Pietrasanta (LU). Paolo Levi ne ha recensito le opere in diverse pubblicazioni su Effetto Arte, da lui diretto per l’editore Sandro Serradifalco, e con la sua curatela ha preso parte a mostre a Palermo, Roma, Firenze e Barcellona.
All’estero ha esposto in personali a Parigi – Carrousel del Louvre, Londra – Brick Lane Gallery, Praga, Vienna, Santiago de Compostela, Stoccarda, New York – Ward Nasse Gallery e in video-esposizione a Times Square. Ha partecipato ad Art-Expo a Dubai, Pechino, Zurigo, a Expolatina de Arte in Colombia, ricevendo premi e riconoscimenti.