Si svolgerà al Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno il giorno 19 maggio alle 18.00 la presentazione del libro di Daniele Morgera (giornalista Rai) Li chiamavano i magnifici 7. Ciriaco, Gerardo e gli altri: verità e leggende della DC irpina che arrivò a governare l’Italia (edizioni La Bussola).
La presentazione, organizzata dalle Presidenze diocesane del Meic «don Guido Terranova» e della Fuci «San Gregorio VII», si inserisce nel solco delle iniziative che le diverse realtà di studio si sono prefisse a inizio triennio, orientate alla produzione di pensiero e allo studio della nostra storia contemporanea.
Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia Vincenzo Napoli, dell’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi e dei presidenti diocesani del Meic e della Fuci, Rocco Pacileo e Francesco Di Palma, con l’autore Daniele Morgera converseranno il giornalista Gianni Festa (direttore Corriere dell’Irpinia, già caporedattore de Il Mattino e fondatore del Quotidiano del Sud), il sindaco di Benevento e già ministro della Giustizia Clemente Mastella, il già deputato ed europarlamentare Giuseppe Gargani. Le conclusioni saranno affidate a Pier Ferdinando Casini, senatore della Repubblica e già presidente della Camera dei Deputati. La moderazione è affidata al vicepresidente diocesano Meic Stefano Pignataro.
La sinossi del volume recita: «Erano così potenti e coesi che gli avversari li chiamavano quasi dispregiativamente “il clan degli Avellinesi”. In Irpinia sono ancora noti come “i Magnifici 7” (anche se erano di più). Parliamo del gruppo di intellettuali e politici che, insieme a Ciriaco De Mita, formarono tra gli anni ’60 e ’80 del Novecento una classe dirigente straordinaria che, partendo dalle zone interne del Sud, arrivò a conquistare la guida del maggiore partito della Prima Repubblica e il Governo del Paese: Gerardo Bianco, Nicola Mancino, Biagio Agnes, Salverino De Vito, Antonio Aurigemma, Aristide Savignano, Giuseppe Gargani e Ortensio Zecchino. A 80 anni dalla nascita della Democrazia Cristiana, il libro racconta la loro storia attraverso un viaggio immaginario nei loro Paesi d’origine compiuto dai protagonisti: una nipote e un nonno a simboleggiare il cammino della memoria».