Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ci sembrano infinite e di sicuro nel nostro immaginario collettivo rappresentano la panacea per tutti i mali del Bel Paese.
Queste risorse sono viste come quel cappotto che dovrà proteggerci contro un rigido inverno, che purtroppo dura ormai da troppi anni, per condurci finalmente all’agognata primavera d’Italia!
Il mio dubbio però è: quanti ritardi accumulati negli anni dovremo colmare con tali risorse? Quanti investimenti mai realizzati prima dovremo coprire con dette risorse? A quanto ammonta il prezzo di questo paltò!
Per fortuna l’Italia è la prima beneficiaria in Europa dei due strumenti del progetto Next Generation Ue: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Rrf) e il Pacchetto di assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (React-Eu). Il Pnrr rimodulato a novembre 2023 garantisce fondi per 194,4 miliardi, di cui 71,8 a fondo perduto.
Per il solo 2024 gli obiettivi da raggiungere saranno 113 (24 in piĂą rispetto al Piano originario) e nel complesso varranno 28,8 miliardi di euro.
In agenda abbiamo da realizzare: il gasdotto della Linea Adriatica, la Zes unica Sud e l’Alta Velocità .
Nel Sannio la sfida Pnrr vale quasi un miliardo e mezzo di euro, suddiviso in ben 2.059 progetti.
La dotazione della provincia di Benevento risulta essere la più importante in Campania: l’irpinia con 2.578 progetti ha ottenuto risorse per 1,3 miliardi; la provincia di Caserta 3.339 progetti ha ottenuto risorse per circa 2 miliardi; la provincia di Napoli con 7.669 progetti ha ottenuto risorse per circa 5 miliardi; infine la provincia di Salerno con 5.179 progetti ha ottenuto risorse per 2,7 miliardi.
Nel Sannio la sola Benevento con i suoi 297 progetti ha ottenuto risorse per oltre un miliardo, con una ricaduta pro-capite di ben 19.663 euro. Nessun Comune in Campania ha saputo fare meglio!
Adesso però verrà il bello: impiegare queste risorse!
A Benevento visitando il quartiere Triggio sono visibili i resti di statue millenarie, incastonate in ruderi fatiscenti. Il Duomo di Benevento non è fruibile ai visitatori al di fuori dell’orario previsto per la Santa messa. L’Arco di Traiano, simbolo della città , è spesso coperto da impalcature di ogni genere. Il Chiostro di Santa Sofia, patrimonio dell’Unesco, è quasi sempre spoglio e poco illuminato. Eppure questi monumenti sono lì ha a ricordarci una storia e una cultura ultra millenaria.
Allora a pensarci bene, in ogni quartiere della nostra magnifica cittĂ di Benevento abbiamo molteplici monumenti e reperti storici che non sappiamo valorizzare.
Queste risorse architettoniche, archeologiche, monumentali e paesaggistiche, rappresentano un volano importante di sviluppo del nostro territorio.
In ogni casa che si rispetti c’è un salotto buono in cui accogliere gli ospiti. In quell’ambiente tutti hanno una vetrinetta contenente l’argenteria e le bomboniere di famiglia. A Benevento abbiamo la fortuna di avere tesori, qua e lĂ , sparsi un po’ in tutta la cittĂ .
Ogni nostro quartiere e contrada potrebbe diventare una “bomboniera” agli occhi dei tanti turisti e visitatori.
Purtroppo il Sannio sta morendo economicamente, ma restano l’Aglianico e la Falanghina i motori trainanti dell’agroalimentare. Ma se non siamo in grado di valorizzare il nostro territorio, non possiamo poi rammaricarci se i nostri figli decideranno di andare via e in fretta dalla loro terra.
Le risorse sono importanti, per carità ! Ma ancora più importante è la visione di crescita che si ha circa un territorio e una comunità . Senza questa visione tutte le risorse, anche quelle del PNRR, saranno solo … risorse sprecate!