L’attore napoletano Giorgio Gori sarà protagonista sabato 20 aprile alle ore 21:00 al Teatro La Ribalta di Salerno con il suo spettacolo “Giorgio racconta Walter e Chiari si offende“. Lo show di un’ora e mezza promette di essere un viaggio attraverso la vita e le gesta del grande comico italiano Walter Chiari, attraverso monologhi, barzellette, proiezioni e ricordi.
Lo spettacolo, nato dalla penna dello stesso Gori, vuole ripercorrere la straordinaria carriera di Walter Chiari, dagli esordi al Teatro Olimpia di Milano alla sua consacrazione come una delle icone italiane.
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LA VITA DI WALTER CHIARI, DAL TEATRO OLIMPIA AL SUCCESSO
Milano, Teatro Olimpia di Milano Walter Chiari debutta per la prima volta a teatro con la sua barzelletta più famosa. Da lì un susseguirsi di eventi tra donne, impresari, soldi e cocaina lo portano ad essere il più grande mattatore italiano degli anni 60 e 70. L’incontro con Carlo Campanili e Alida Chelli lo faranno maturare e fare delle scelte di vita. La cocaina subentra in maniera vertiginosa nella sua vita che lo porta a fallire dai teatri, dalla televisione e dal cinema. Muore il 21 dicembre 1991 da solo in un residence di Milano prima di andare a trovare il suo amico Gino Bramieri.
GORI CELEBRA I 100 ANNI DALLA NASCITA DI WALTER CHIARI
Lo spettacolo vuole raccontare in maniera drammaturgica la vita del mattatore italiano a 100 anni dalla sua nascita. Ripercorrendo i suoi successi e i suoi insuccessi, facendo esaltare le sfumature dei personaggi che l’hanno circondato, da Marisa Maresca, Carlo Campanili fino ad Alida Chelli. Una scenografia semplice, composta da pochi oggetti per dare risalto alla parola e alle emozioni. Lo spettacolo è tipicamente comico, in cui verranno riproposte le più celebri barzellette e gli sketch dei Fratelli De Rege, dove Giorgio Gori interpetra da solo sia Campanili che Chiari. Il finale lascia una speranza al pubblico. La speranza che un Walter Chiari non sia morto ma come ha dichiarato stesso l’attore è “soltanto sonno arretrato”.
Come scrive Sara Borriello sulla rivista Napoli a Teatro: “Un viaggio nel tempo che fa sentire vicini, oltre che Chiari, anche Ugo Tognazzi, Anna Magnani, Raimondo Vianello e Totò. In quelle sane esplorazioni che ripercorrendo sentieri passati riesce a dare nuova luce a quello presente. Un percorso interessante soprattutto per i più giovani“.