«Ammodernamento dei sistemi portuali per la transizione energetica». Questo il tema del convegno del 2 luglio, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno presso il Grand Hotel alle ore 15.00. Un parterre d’eccezione, per discutere su un aspetto strategico per il comparto marittimo, chiamato a trovare risposte efficaci per affrontare la sfida della transizione energetica.
Fra gli invitati dall’Ordine, presieduto dall’Ingegnere Raffaele Tarateta, il Presidente della Giunta delle Regione Campania, Onorevole Vincenzo De Luca, che aprirà i lavori, e Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, a cui saranno affidate le conclusioni.
Inoltre saranno presenti numerosi esperti e rappresentanti di enti ed istituzioni che renderanno l’appuntamento del 2 luglio, un vero e proprio master, che aspira ad essere indicato come apripista alla linea dello sviluppo della transizione energetica dei porti italiani e dei trasporti navali.
Il settore marittimo, afferma l’ingegnere Raffaele Tarateta, rappresenta da sempre un fattore importante per il progresso e lo sviluppo della nostra penisola e delle civiltà che in essa si sono sviluppate.
Nella top ten dei porti italiani due sono campani e primeggiano sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. Una di queste attuali realtà portuali, è la città di Salerno, il cui scalo, inizio’ a strutturarsi dal 1300, seguendo l’esempio della vicina Amalfi, tra le quattro Repubbliche Marinare, che insieme a Gaeta, primeggiava sul Mediterraneo già dalla fine del IX secolo.
Lo scalo salernitano, ricorda Tarateta, ebbe nuova vita negli anni ’50, quando si decise forse non optando per la migliore e più congeniale soluzione, di realizzare il nuovo porto, sull’area nord della città . Un porto che oggi lega Salerno al mondo intero, sede di scambi commerciali che proiettano la nostra città , su scenari internazionali.
Di qui l’importanza del Convegno in questione, che affronta un tema fondamentale per l’ammodernamento del sistema portuale italiano e del trasporto navale, nell’ottica della transizione energetica, che colloca la città di Salerno e il suo scalo, al centro del Paese e del Mediterraneo.