Venerdì 23 agosto Emanuele Stolfi, tra i massimi esperti di diritto antico, parlerà della “Drammaturgia della parola”, introducendo “Il discorso per l’uccisione di Eratostene” di Lisia letto da Gianluigi Tosto. VeliaTeatro Festival chiude domenica 25 agosto tornando alla commedia con il nuovo spettacolo di Anton Giulio Calenda, tratto da Aristofane: “Pluto o il dono della fine del mondo”. Due proposte che invitano ancora una volta a riflettere, attraverso le parole degli antichi, su temi di scottante attualità.
Gli spettacoli si terranno all’Arena Zenone o, in caso di pioggia, al Teatro Parmenide di Fondazione Alario per Elea Velia.
Venerdì 23 agosto 2024 ore 21.15 – Arena Zenone – Viale Parmenide Marina di Ascea (SA)
LISIA, IL DISCORSO PER L’UCCISIONE DI ERATOSTENE (prima nazionale)
e “La Drammaturgia della Parola”
con Emanuele Stolfi (Ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità, Università di Siena) e Gianluigi Tosto
Il discorso Per l’uccisione di Eratostene è il più famoso fra quelli di Lisia giunti sino a noi. Esso fu redatto all’inizio del IV secolo a.C., a favore di un soggetto (Eufileto) che aveva ucciso l’amante di sua moglie (Eratostene, appunto). Accusato dai parenti di quest’ultimo, Eufileto si difese leggendo – o più probabilmente recitando a memoria – quanto per lui aveva composto Lisia. Portare in scena il testo del grande oratore è dunque il modo più appropriato, benché meno usuale, per accostarsi ad esso, facendone conoscere la cifra più autentica. Non si tratta di uno scritto destinato a letture solitarie e meditate, ma di un ingranaggio di quell’autentica “drammaturgia della parola” in cui si risolveva ogni processo dell’antica Atene. Fra attività teatrale e retorica giudiziaria – anch’essa destinata a un’ampia cerchia di ‘spettatori’ – i Greci intessevano molteplici rapporti, che lo spettacolo vuole cogliere e valorizzare: sia attraverso il reading dell’attore Gianluigi Tosto, sia per mezzo degli interventi del professore Emanuele Stolfi, che in varie occasioni ha studiato questi temi.
Domenica 25 agosto ore 21.15 – Arena Zenone – Viale Parmenide Marina di Ascea (SA)
PLUTO O IL DONO DELLA FINE DEL MONDO
tratto da Pluto di Aristofane
drammaturgia Anton Giulio Calenda
regia Alessandro Di Murro
con gli attori del Gruppo della Creta
Aristofane è ormai un nostro compagno di viaggio perché ci siamo riconosciuti nella sua ambiguità politica: nella sua capacità di non schierarsi con nessuno, ma attaccare sempre, amici e nemici. Il cieco Pluto, dio della ricchezza nel pantheon ellenistico, viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affi nché smetta di elargire ricompense ai malvagi e soff erenze agli onesti. Succederà nella vicenda, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile. Se per Cremilo-Aristofane, protagonista della vicenda, la giustizia redistributiva è il ragionevole farmaco da applicare sulle piaghe della società ateniese, per Povertà, che irrompe in scena come antagonista, una indiscriminata ricchezza a portata di tutti è “azione folle, sacrilega, criminale”. Insomma se tutti sono ricchi ma chi vuole rimboccarsi le maniche? Se Povertà è il capitalismo e Pluto una forma idilliaca di comunismo noi applichiamo il metodo aristofanesco e prendiamo le distanze da entrambi.
BIGLIETTI € 20,00 – ridotto € 10,00
Associazione Culturale Cilento Arte Ente Terzo Settore Tel. 334.32.66.442
info@veliateatro.it
www.veliateatro.it