Salerno, una città con radici profonde nella storia e nella cultura del Mediterraneo, si appresta a riscoprire il ruolo del suo Santo Patrono come elemento chiave nello sviluppo economico e nella creazione di un’identità collettiva forte e proiettata verso il futuro.
Questo sarĂ il tema principale del convegno “Opulenta Salernum: Emporio al Centro del Mediterraneo“, che si terrĂ mercoledì 18 settembre 2024 alle ore 9.30 presso la Stazione Marittima Molo Manfredi del Porto di Salerno. L’evento si inserisce nel progetto turistico “Salerno CittĂ dell’Acqua“, promosso dalla Fondazione Scuola Medica Salernitana e dal Comitato Historia Salerni.
Una storia di splendore economico e religioso
Il convegno si propone di approfondire la storica connessione tra il culto di San Matteo e lo sviluppo economico della città , un binomio che ha plasmato il destino di Salerno nel corso dei secoli. San Matteo, patrono di Salerno, ha rappresentato un faro spirituale per la città , ma la sua figura si è intrecciata anche con gli interessi economici e commerciali della città . Il culto del santo, associato alla Fiera di San Matteo, istituita nel 1259 da Giovanni Da Procida, non solo attirava pellegrini, ma anche mercanti, papi e sovrani, trasformando Salerno in un emporio internazionale. La fiera divenne un evento chiave per lo sviluppo del commercio marittimo, rendendo la città un punto di riferimento nel Mediterraneo.
L’evento del 18 Settembre: programma e obiettivi
Il convegno sarĂ inaugurato alle 9:30 con i saluti istituzionali delle autoritĂ locali, tra cui il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e il presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri. Successivamente, la vicepresidente del Comune di Salerno, Paky Memoli, aprirĂ ufficialmente i lavori. I relatori interverranno su vari temi che spaziano dalla storia medievale di Salerno alle prospettive future di sviluppo economico legato alla cultura e al turismo.
Tra gli interventi piĂą attesi, vi sono quelli della prof.ssa Amalia Galdi, docente di Storia Medievale presso l’UniversitĂ degli Studi di Salerno, che analizzerĂ il ruolo della fiera dalla sua origine fino all’etĂ aragonese, e della dott.ssa Antonietta Del Grosso, che tratterĂ della fiera nel contesto moderno, riflettendo sulle trasformazioni socio-economiche avvenute nel corso dei secoli.
Un altro intervento di rilievo sarĂ quello del dott. Gaetano Di Palma, esperto di storia biblica, che discuterĂ dell’evangelista Matteo come figura simbolica di collegamento tra Oriente e Occidente, sottolineando il ruolo della spiritualitĂ nella costruzione di un’identitĂ collettiva che attraversa i confini geografici.
La Fiera di San Matteo e l’impatto nel mediterraneo
Uno dei punti salienti dell’evento sarĂ la riscoperta della Fiera di San Matteo, che per secoli ha rappresentato il culmine delle celebrazioni dedicate al patrono e che ha contribuito alla crescita economica di Salerno. La fiera, sospesa durante l’era napoleonica, rimane un simbolo di quello che un tempo era un centro vitale di scambi internazionali. Salerno, grazie alla sua posizione geografica e al porto, ha sempre avuto un ruolo centrale nelle rotte mercantili mediterranee, attirando mercanti da ogni angolo del mondo conosciuto.
Il convegno punta non solo a ricordare il passato glorioso della città , ma a tracciare una nuova direzione per il futuro. Oggi, Salerno è parte del Corridoio Scandinavia-Malta delle Reti TEN-T, che collega le principali vie di traffico marittimo dell’Europa settentrionale e meridionale. Questo rende la città un nodo strategico per lo sviluppo del commercio contemporaneo, come dimostrato dagli interventi di esperti del settore logistico e portuale.
IdentitĂ e Sviluppo economico: un nuovo modello per Salerno
Il convegno rappresenta un’opportunitĂ unica per riflettere su come la tradizione religiosa possa diventare un potente connettore di identitĂ cittadina e uno strumento per la internazionalizzazione di scambi culturali ed economici. La figura di San Matteo e il suo legame con la cittĂ non sono semplicemente parte di un passato statico, ma possono diventare motore di mobilitĂ e cultura, favorendo una rinascita economica che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
La ricchezza storica, culturale e spirituale di Salerno, unita alle sue infrastrutture moderne, può essere la chiave per proiettare la città verso nuove opportunità economiche e culturali. Attraverso eventi come questo convegno, Salerno riscopre il proprio ruolo nel Mediterraneo, riconfermando il suo status di emporio internazionale, ieri come oggi.
Il convegno “Opulenta Salernum: Emporio al Centro del Mediterraneo” è quindi non solo un omaggio al passato, ma un segnale chiaro di come le tradizioni e il patrimonio culturale possano guidare una cittĂ verso nuove frontiere di sviluppo e prosperitĂ .