Salerno, 19 settembre 2024 – Nella splendida cornice della Camera di Commercio di Salerno, un dialogo vibrante e ricco di spunti si è svolto tra due figure di rilievo nazionale, Gherardo Colombo e Sigfrido Ranucci, con un pubblico d’eccezione: gli studenti salernitani. L’incontro, parte del progetto NEXTGEN Legality Focus, ideato da Roberto de Candia, ha messo al centro il tema della legalità , affrontato da due prospettive complementari, quella della magistratura e quella del giornalismo d’inchiesta.
Moderato da de Candia e introdotto dai saluti di Vincenzo Russolillo, presidente del Consorzio Gruppo Eventi, l’evento ha offerto un’occasione preziosa per le giovani generazioni di confrontarsi con chi, come Colombo e Ranucci, ha vissuto e raccontato in prima persona le grandi battaglie civiche e giudiziarie del Paese.
Il ruolo della magistratura: Colombo e la corruzione mai sconfitta
Gherardo Colombo, ex magistrato e protagonista dell’inchiesta Mani Pulite, ha aperto il dibattito con una riflessione acuta e disincantata sul tema della corruzione in Italia. “La magistratura deve essere indipendente dall’opinione pubblica”, ha esordito, chiarendo subito l’importanza di un sistema giudiziario che non ceda a pressioni esterne o a derive populiste. Colombo ha ripercorso la sua carriera, sottolineando come, nonostante le grandi inchieste degli anni ’90, il fenomeno corruttivo sia ancora radicato nel tessuto politico e sociale del Paese. “Mani Pulite è finita, ma la corruzione in Italia è rimasta”, ha dichiarato con amarezza, sollecitando i giovani a prendere coscienza del loro ruolo attivo nella società .
“La cittadinanza ha un potere straordinario, ma spesso non ne è consapevole”, ha aggiunto. Per Colombo, il voto non è solo un dovere civico, ma uno strumento concreto per influenzare il futuro del Paese, mentre l’etica del comportamento quotidiano diventa il vero baluardo contro l’illegalità diffusa. “Non basta attendere l’intervento della magistratura: è necessario che ognuno di noi faccia la sua parte, ogni giorno”, ha ribadito, catturando l’attenzione degli studenti, protagonisti di un acceso dibattito.
Ranucci: il giornalismo d’inchiesta come pilastro della democrazia
Se Colombo ha posto l’accento sul ruolo attivo del cittadino e sull’indipendenza della magistratura, Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, ha difeso con altrettanta convinzione l’importanza del giornalismo d’inchiesta come strumento di controllo del potere. “L’indipendenza nel giornalismo è essenziale e deve essere difesa con resilienza quotidiana”, ha affermato, sottolineando i rischi e le pressioni che spesso minacciano la libertà di informazione.
Ranucci ha descritto il giornalismo d’inchiesta come un antidoto fondamentale contro la disinformazione e la manipolazione mediatica. “È cruciale che questo tipo di giornalismo abbia un’ampia diffusione, perché il suo impatto sociale e civico è inestimabile”, ha detto, ricordando il ruolo centrale che Report ha svolto nello svelare scandali e abusi di potere. Tuttavia, ha messo in guardia contro il rischio di farsi influenzare dall’opinione pubblica: “Ascoltare le esigenze dei cittadini è importante, ma non si può permettere che l’agenda giornalistica venga dettata dalle emozioni del momento. La verità richiede rigore e autonomia”, ha concluso, suscitando l’interesse e le domande degli studenti, molti dei quali aspiranti giornalisti.
Il progetto NEXTGEN Legality Focus
L’incontro si inserisce nel più ampio progetto NEXTGEN Legality Focus, ideato da Roberto de Candia, manager e co-fondatore del Premio letterario Caccuri, con l’obiettivo di ispirare e coinvolgere le nuove generazioni su temi di stretta attualità come la legalità . “Vogliamo creare spazi di dialogo aperti e costruttivi, dove i giovani possano confrontarsi con esperti di rilievo e comprendere l’importanza di valori come la giustizia e l’informazione libera”, ha spiegato de Candia.
Gli studenti: protagonisti del futuro
Gli studenti presenti hanno dimostrato grande preparazione e partecipazione, ponendo domande che hanno arricchito il dibattito e stimolato un confronto costruttivo. Attraverso le loro voci, è emersa la volontà di impegnarsi attivamente nel costruire una società più giusta e trasparente. “L’incontro di oggi ci ha insegnato l’importanza dell’indipendenza, sia nelle istituzioni che nei media”, ha commentato uno studente al termine del dibattito.
Colombo e Ranucci hanno concluso l’evento con un messaggio condiviso: la legalità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che richiede consapevolezza, impegno e responsabilità . Un’eredità che le nuove generazioni devono saper raccogliere e far fiorire.
L’iniziativa ha dimostrato ancora una volta come il dialogo tra istituzioni, giornalismo e cittadini sia fondamentale per mantenere viva e vibrante la democrazia.