Sarà perché la città emiliana è facilmente raggiungibile dai salernitani che vivono sia nel centro che nel nord Italia, sarà perché i tifosi, nonostante le due sconfitte consecutive, leggono in questa squadra buone potenzialità , ma il dato di fatto è che tra salernitani nel settore ospiti e tifosi dell’ippocampo che siederanno negli altri settori dello stadio Mapei probabilmente a Reggio si raggiungerà il numero di 2000 tifosi granata presenti sugli spalti.
Possibile che tali numeri siano stati altresì influenzati dalle rinunce alle trasferte della maggior parte dei tifosi granata nella parte finale dello scorso campionato, complice l’ormai prima scontata e poi matematica retrocessione. I supporter salernitani nelle prime partite esterne della nuova stagione stanno reagendo a quella forzata “crisi di astinenza” attraverso una partecipazione numerica e di passione che trova rari riscontri nel calcio, soprattutto per quanto riguarda le presenze fuori-casa nella serie cadetta e avendo come termini di paragone città di dimensioni simili.
Intanto la squadra si prepara all’impegno di sabato. Molto probabilmente Braaf farà il suo esordio dal primo minuto, nonostante la non convincente prestazione resa contro il Pisa. A favorire tale soluzione sono l’infortunio di Tongya, la squalifica di Kallon e le non perfette condizioni di Dalmonte. A centrocampo, l’unico certo di una maglia è Amatucci. Nonostante le non impeccabili prestazioni di Tello e Hurstic, difficilmente Maggiore partirà titolare.
Per quanto concerne il colombiano, Martusciello ne apprezza le doti tecniche e di personalità ; al momento delle scelte il tecnico ischitano difficilmente si lascerà influenzare da qualche passaggio errato commesso dall’ex Catania contro il Pisa. Probabile anche la conferma di Hurstic: Martusciello sa bene che solo facendolo giocare può aiutare l’ex Verona ad integrarsi nei meccanismi della squadra. Le capacità del giocatore sono indubbie, considerata anche la sua presenza nel giro della nazionale australiana, che non è certo l’ultima arrivata.
Difficile pensare anche a grandi stravolgimenti della difesa. D’altra parte la prestazione della Salernitana nel primo tempo contro il Pisa è stata di ottimo livello, nonostante il risultato parziale della prima frazione. Anche i gol subiti sono venuti da errori o più unici che rari (sul primo gol errore di Amatucci che però è di gran lunga il migliore in questo primo scorcio di stagione) o da ingenua irruenza (calcio di rigore provocato da Verde) o da giocata eccellente dell’avversario (terzo gol di Tramoni).
La sconfitta contro il Pisa è avvenuta a causa dei cambi, questa volta errati, del tecnico granata. Probabilmente lo sbaglio commesso da Martusciello è stato quello di decidere, prim’ancora che iniziasse la partita contro il Pisa, che Wlodarczyk e Torregrossa avrebbero fatto la c.d. “staffetta” e che Braaf avrebbe giocato i secondi 45 minuti.
Invece con ogni probabilità sarebbe stato meglio confermare anche per la seconda frazione di gioco il polacco, che ben si era disimpegnato e che aveva contribuito con una intelligente giocata al gol di Tongya. Allo stesso tempo, sarebbe stato preferibile non cambiare di posizione quest’ultimo nel corso del secondo tempo, considerando che Tongya era stato il migliore nella prima frazione di gioco proprio nel ruolo di ala sinistra. Purtroppo l’attaccante dell’Under 21 dovrà restare fuori per infortunio verosimilmente fino alla sosta di metà ottobre.