Negli ultimi decenni, il mondo della robotica ha fatto passi da gigante, arrivando a innovazioni che un tempo sembravano fantascienza. Tuttavia, la maggior parte dei robot odierni si basa ancora su una tecnologia vecchia di 200 anni: i motori elettrici. Sebbene questi motori siano potenti e affidabili, presentano limiti in termini di mobilità e adattabilità , non riuscendo a riprodurre la fluidità dei movimenti degli esseri viventi. Oggi, un gruppo di ricercatori dell’ETH di Zurigo e del Max Planck Institute for Intelligent Systems (MPI-IS) ha introdotto un’innovazione che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui concepiamo i robot: gambe robotiche alimentate da muscoli artificiali, simili ai muscoli umani.
Muscoli artificiali per robot // Il team ha sviluppato delle gambe robotiche che si muovono grazie a muscoli artificiali elettro-idraulici, chiamati HASELs (Hydraulically Amplified Self-healing Electrostatic Actuators). Questi muscoli consentono movimenti rapidi e precisi, come salti e corse, e si adattano automaticamente a terreni irregolari. Ciò avviene senza la necessità di sensori complessi. Inoltre, questi muscoli risultano molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai motori elettrici tradizionali.
La ricerca è stata guidata da Robert Katzschmann dell’ETH Zurigo e da Christoph Keplinger del Max Planck Institute. I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications. Il loro lavoro potrebbe portare a sviluppi rivoluzionari nella robotica, essendo i muscoli artificiali ispirati ai sistemi muscolari di esseri umani e animali.
Come funzionano gli HASELs?
Gli HASELs funzionano attraverso sacchetti di plastica riempiti di olio, simili a quelli usati per fare cubetti di ghiaccio. Gli elettrodi conduttivi coprono le superfici di questi sacchetti. Quando la corrente attraversa gli elettrodi, si genera una forza elettrostatica che provoca la contrazione dei sacchetti. Questo movimento produce un effetto simile alla contrazione muscolare. A differenza dei sistemi tradizionali che richiedono sensori per adattarsi all’ambiente, questi muscoli artificiali possono farlo in modo autonomo. Rispondono automaticamente ai cambiamenti del terreno, garantendo movimenti fluidi anche su superfici irregolari o scivolose.
Dal soccorso ai robot industriali
Sebbene la tecnologia sia ancora in fase sperimentale, le sue potenziali applicazioni sono straordinarie. I robot con muscoli artificiali potrebbero eseguire compiti complessi in ambienti difficili o pericolosi per l’uomo. Per esempio, potrebbero essere utilizzati in operazioni di soccorso, in cui devono attraversare terreni accidentati o scalare macerie dopo un disastro naturale. Grazie alla loro capacità di adattamento, questi robot potrebbero agire senza la necessità di supervisione costante o di sensori sofisticati. Questo li renderebbe strumenti preziosi per soccorritori e forze di intervento, aumentando l’efficacia delle operazioni di emergenza.
Un altro possibile ambito di applicazione è l’industria, dove robot dotati di muscoli artificiali potrebbero gestire macchinari in condizioni estreme. Potrebbero essere utilizzati in fabbriche o in ambienti industriali, dove i robot tradizionali potrebbero risultare troppo rigidi o inefficienti.
Robotica soft e innovazioni parallele
Parallelamente al lavoro svolto dall’ETH Zurigo e dal Max Planck Institute, altre istituzioni stanno sviluppando tecnologie simili. La Carnegie Mellon University ha introdotto una nuova forma di muscolo artificiale basato su fibre elettroattive. Questi muscoli si contraggono e rilassano in risposta a stimoli elettrici, imitando i muscoli biologici. Questa tecnologia potrebbe avere applicazioni in ambiti come la chirurgia robotica o la riabilitazione, dove è cruciale un controllo preciso e delicato dei movimenti.
Anche l’Università di Harvard ha sviluppato un robot flessibile ispirato alle stelle marine. Questo robot può muoversi e piegarsi in modi che i robot rigidi non possono replicare, rendendolo ideale per interagire in sicurezza con gli esseri umani. Questa flessibilità lo rende utile in ambito medico o assistenziale, dove i robot devono operare a stretto contatto con persone fragili o in ambienti delicati.
Impatto industriale, dalla manipolazione degli alimenti alla microelettronica
Anche il settore industriale è destinato a trarre enormi vantaggi dalle innovazioni nella robotica soft. Molte aziende stanno iniziando a implementare robot flessibili per compiti che richiedono delicatezza e precisione. La manipolazione di frutta e verdura, ad esempio, potrebbe diventare molto più efficiente. I robot tradizionali, infatti, possono danneggiare prodotti fragili come alimenti freschi. I muscoli artificiali, invece, garantirebbero maggiore efficienza riducendo gli sprechi.
Anche nel settore della microelettronica, i muscoli artificiali potrebbero rivoluzionare il processo di assemblaggio di componenti delicati. Grazie alla loro precisione, potrebbero ridurre i tempi di produzione e aumentare la qualità dei prodotti finiti.
Il futuro dei muscoli artificiali per robot
La ricerca sui muscoli artificiali e la robotica soft rappresenta una svolta epocale e sebbene ci siano ancora sfide da affrontare, le potenzialità sono enormi. I robot del futuro saranno più adattabili e versatili, in grado di interagire con l’ambiente circostante in modo fluido e naturale. I muscoli artificiali sviluppati dall’ETH Zurigo e dal Max Planck Institute segnano solo l’inizio di una rivoluzione tecnologica. Questi robot potrebbero trovare applicazione in numerosi settori, dalla medicina alla logistica, aprendo nuove prospettive e offrendo soluzioni a problemi complessi.
Il futuro della robotica, grazie a queste innovazioni, appare più promettente che mai.
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