Siamo sommersi da articoli sui giornali che parlano di quanto sia cresciuto a dismisura negli ultimi anni il numero di visitatori in Italia che affollano le nostre città d’arte.
Giudizi entusiasmanti che vengono sbandierati dagli organi di governo come frutto di programmazione e del benessere che questa risorsa ha determinato a noi italiani.
Napoli, ad esempio, pare che sia la città che più di tutte abbia contribuito a questo risultato strabiliante offrendo ai turisti le sue bellezze naturali ed architettoniche, i musei, il colore, il sapore e gli odori dei propri vicoli del centro storico e dei quartieri spagnoli. Ma è proprio vero??
Sono davvero tanti i turisti che visitano i musei, le pinacoteche, i castelli, il Cristo velato, i sotterranei o sono di più i frequentatori di pizzerie, trattorie, bar, friggitorie che affollano le strade del centro come orde di invasori affamati che si cibano a qualsiasi ora del giorno insozzando le strade del centro città in una sorta di delirio gastronomico.
Ogni giorno centri commerciali galleggianti riforniscono i marciapiedi sversando quantità di individui dall’indubbio abbigliamento e con bottigliette d’acqua al seguito che si affollano come cavallette attratti dal richiamo del cibo: file di persone paragonabili a quelle dei grandi musei e che invece aspettano ansiose il proprio turno per assaggiare le NUVOLE.
…ed i residenti???
Sono impotenti e non rispettati fanno fatica a farsi largo in questa confusione di sapori, rumori abitando le proprie strade piene della cronica assenza delle istituzioni.
Napoli è una città meravigliosa che meriterebbe il rispetto dei propri cittadini innanzitutto accoglie tutti ma va salvaguardata con l’affetto e la riconoscenza per la pazienza immensa che mostra ogni giorno nei confronti di chi la visita e di chi la vive.
Oggi appare come un animale quotidianamente ferito dai morsi di turisti incivili indifesa dai propri abitanti.