Uno degli appuntamenti più attesi dell’estate cavese torna puntuale anche quest’anno. La Disfida dei Trombonieri si prepara a riempire le strade e lo stadio cittadino con il fascino di una tradizione che attraversa i secoli.
Il programma prende il via sabato 6 luglio con il tradizionale Corteo Storico: centinaia di figuranti in abiti d’epoca, sbandieratori e rappresentanze degli otto casali attraverseranno le vie del centro accompagnati da tamburi e musiche rinascimentali. Domenica 7 luglio, allo stadio “Simonetta Lamberti”, andrà in scena la competizione ufficiale per l’assegnazione della Pergamena Bianca.
Protagoniste assolute sono le compagnie degli otto casali storici: Borgo, Filangieri, Sant’Anna, Santa Maria del Rovo, Passiano, San Pietro, Corpo di Cava e Rotolo. Ognuno con i propri colori, le proprie musiche e la propria identità. Le compagnie si sfidano con coreografie di sparo a salve, sotto gli occhi della giuria e di un pubblico sempre numeroso.
La preparazione coinvolge l’intera comunità da mesi. Le prove nei casali vedono adulti e ragazzi lavorare insieme in un impegno collettivo che va ben oltre la semplice esibizione. Per molti è una tradizione di famiglia tramandata da generazioni.
Quest’anno la manifestazione si arricchisce di una mostra presso il convento di San Francesco, dedicata alle antiche armi da fuoco e ai costumi delle milizie civiche del Regno di Napoli. In programma anche laboratori didattici per bambini e visite guidate ai luoghi simbolo della storia cittadina, nell’ambito del progetto “Cava 1460: la fedeltà raccontata”. Un’offerta pensata non solo per i turisti, ma anche per scuole e associazioni locali, con l’obiettivo di trasmettere il valore storico della Disfida alle nuove generazioni.
Per comprendere il senso profondo di questa manifestazione occorre tornare al 1460, quando gli uomini di Cava lasciarono le loro case per accorrere in difesa del re Ferrante d’Aragona, sconfitto a Sarno dalle truppe angioine. Fu un gesto spontaneo che il sovrano ricompensò con il titolo di “Città Fedelissima”, concesso il 22 settembre dello stesso anno.
Un riconoscimento raro per l’epoca, che testimonia l’apprezzamento reale per il sostegno ricevuto. Attorno a quell’episodio sono nate anche leggende, come quella dei 500 cavesi guidati dai fratelli Longo. Sebbene gli storici precisino che Cava non combatté direttamente nella battaglia di Sarno, il ruolo della città fu determinante per le sorti del Regno.
Quel gesto di lealtà non fu dimenticato nel tempo. Già nel 1771, sotto il Regno di Carlo di Borbone, si tennero le prime commemorazioni civili legate alla Pergamena Bianca: non solo un omaggio alla monarchia, ma anche un’occasione per rafforzare il senso civico e l’identità collettiva.
L’attuale forma della manifestazione risale al 1974, quando le autorità comunali trasformarono la memoria storica in un evento strutturato, coinvolgendo gli otto casali in una competizione di spari a salve e coreografie. Nel corso degli anni la Disfida è cresciuta costantemente, fino a diventare una delle rievocazioni storiche più riconosciute del Sud Italia e a essere inserita tra i beni del patrimonio culturale immateriale dal Ministero della Cultura.
Anche nel 2025 Cava si prepara a rinnovare questo appuntamento con la propria storia. Un rito che va oltre la semplice rievocazione folklorica, perché continua a coinvolgere la comunità in un’esperienza condivisa di partecipazione, memoria e orgoglio civico. La Disfida non guarda solo al passato: è un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza e tenere viva l’identità cittadina.