“I fiori, la musica e i bambini, sono i gioielli della vita”. La frase del grande musicista russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky calza a pennello per sintetizzare il gesto di generosità e solidarietà andato in scena presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Chirurgia Pediatrica, diretta dal prof. Ciro Esposito del Policlinico federiciano.
L’azienda Kiranet, dei fratelli Raffaele e Alessio Chianese, che ha sposato in pieno l’iniziativa promossa da Unicef e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, ha donato un pianoforte ai piccoli degenti ricoverati nel reparto. Questa iniziativa, nata dall’amore per i bambini e dalla volontà di portare un sorriso nei momenti difficili, rappresenta molto più di un semplice segno di solidarietà: lo strumento musicale, che allieterà le giornate dei pazienti, è un simbolo di cura, conforto e speranza.
L’evento di consegna si è svolto in un’atmosfera di festa e commozione, con la partecipazione di volontari, medici, famiglie e bambini. Hanno presenziato il professore Esposito, neo eletto presidente della Società Americana di Chirurgia Endoscopica Pediatrica, Emilia Narciso, presidente Comitato Unicef Campania e Raffaele Chianese, direttore generale di Kiranet.
L’ospite a sorpresa è stato il talentuoso cantante e musicista Roberto Colella, autore, compositore e polistrumentista, frontman della band partenopea La Maschera. Colella è noto per le sue canzoni e la sua capacità di suonare diversi strumenti musicali. La band La Maschera è stata fondata nel 2013 e ha raggiunto un notevole successo di pubblico e ascolti sia a livello regionale che nazionale.
Questa donazione rappresenta un esempio di come la solidarietà possa trasformare le strutture sanitarie, rendendole più umane e vicine alle esigenze dei pazienti più giovani.
“La musica è vita, il titolo di questa donazione – ha dichiarato il professore Esposito – è un’affermazione che trova riscontro nella realtà. Ci sono lavori di letteratura internazionale che dimostrano che la musicoterapia dà un aiuto concreto al decorso post operatorio dei piccoli pazienti perché consente di ridurre i tempi di degenza e dà ai piccoli pazienti l’opportunità di vivere con più serenità il percorso di cura e degenza”.
Soddisfatta la presidente regionale di Unicef Narciso. “Oggi in questo ospedale c’è il suono delle note musicali – ha detto – in altri nosocomi di altre parti del mondo, c’è, invece, il suono delle bombe e ciò non è tollerabile. Ringrazio l’azienda Kiranet per la sensibilità dimostrata verso questi nostri bambini sofferenti e per il contributo che ha deciso di donare per le sfortunate piccole vittime della guerra a Gaza”.
Esprime soddisfazione anche il direttore generale di Kiranet Chianese. “Noi siamo un’azienda – ha sottolineato – che, da sempre, presta grande attenzione al sociale. La nostra attività si fonda su questo principio cardine e quindi è stato naturale sposare l’iniziativa proposta da Unicef e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. La musica dal vivo, suonata o ascoltata, può contribuire a creare un ambiente più rilassante e rassicurante per i bambini e le loro famiglie”.
Kiranet, che proprio quest’anno festeggia vent’anni di vita, si è affermata prima come centro di ricerca accreditato dal Miur, poi come azienda specializzata nella produzione di prodotti sanitari innovativi. Per realizzarli si avvale di tecnologie avanzate come Intelligenza artificiale, Machine learning, Industria 4.0, Internet of things, Realtà aumentata e virtuale e Digital healthcare.