Venerdì 9 maggio è stata sicuramente una giornata memorabile per alcuni nostri conterranei recatisi a Roma per una convocazione ufficiale.
A Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica, presso la celebre Sala Zuccari, si sono riuniti i vertici del Comitato del Premio Internazionale di Venezia, rappresentato dal presidente Sileno Candelaresi, operativo nel segmento “Goldel Lion” dedicato alle eccellenze del Made in Italy.
Con la moderazione di Luz Adriana Sarcinelli, tra l’altro vice presidente del Leone d’Oro, e l’organizzazione di Concetta Bianco, vice presidente del contest premiante “Golden Lion Chef”, è stata celebrata una giornata memorabile che, dopo il dibattito dei relatori, si è conclusa con le premiazioni di diverse personalità, eccellenti nelle varie branche delle umane attività, con l’ambita statuetta del leone alato di Venezia, nella versione aurea e in argento, unitamente ad altri riconoscimenti e premi.
Tra i primi a ricevere il Leone d’Oro Sergio Rastrelli, senatore a vita della Repubblica, a cui sono seguiti prefetti, medici, ricercatori, artisti, registri cinematografici, cavalieri del lavoro, giirnalisti, attivisti nel volontariato e per la salvaguardia della vita umana in mare.
Particolarmente, Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, della ormai pluripremiata pizzeria Burger & Pizza di Nocera Inferiore, hanno ricevuto la nomina a Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo e il riconoscimento al merito per l’impegno profuso in ambito gastronomico, per aver apportato innovazione nel mondo della pizza e aver reso, nell’arco di un decennio, il loro locale un punto di riferimento per artigiani del gusto, produttori di eccellenze agroalimentari e intenditori.
A dimostrazione della rinomanza di tale investitura e riconoscimento è il caso di ramnentare che ne sono stati insigniti personaggi, in tempi recenti, come Franco Pepe, Iginio Massari e persino Matteo Lorito, magnifico rettore dell’Università di Napoli “Federico II”.
In maniera inaspettata è stato menzionato dal presidente Candelaresi anche Gaetano Cataldo, nostro autore su Quasimezzogiorno: il sangiorgese è stato insignito del riconoscimento al merito ed è la prima volta nella storia del Gran Premio Internazionale di Venezia che a un sommelier vengono riconosciuti i suoi meriti sul campo. In quanto a giornalista enogastronomico, fondatore di Identità Mediterranea, associazione culturale impegnata alla valorizzazione del territorio, a Gaetano Cataldo è stata attribuito il riconoscimento al merito per il suo impegno di comunicatore, sensorialista in vari ambiti, innovatore, grazie alla creazione della prima bottiglia celebrativa di una capitale italiana della cultura, e per la sua ventennale carriera di sommelier indipendentista, come d’altronde riconosciutagli con la nomina a miglior sommelier dell’anno al Merano Wine Festival.
Lo stesso Cataldo, oltre la pergamena, ha ricevuto una targa di riconoscimento speciale al merito del Gran Premio Internazionale di Venezia con il patrocinio della Regione Veneto e della Città di Venezia.
Il Gran Premio Internazionale di Venezia, attraverso il suo direttivo, ha voluto attestare che esiste un’Italia che lavora, si impegna con coraggio e dedizione, creatività e amore, un’Italia fatta di persone che amano il proprio mestiere e che attraverso di esso trasmettono un messaggio di speranza e pace, tale da persuadere le future generazioni a restare e investire nel loro Paese.
Verso il termine delle attività, Cataldo ha donato una magnum celebrativa di Mosaico per Procida al presidente Candelaresi. Durante il buffet, appositamente allestito per gli ospiti e i premiati, grande è stato l’interesse del pubblico e della stampa verso i ragazzi del Wip di Nocera Inferiore, i quali hanno potuto raccontare quanta avanguardia di pensiero vi sia in provincia di Salerno sull’esecuzione della pizza e sul modello di impresa ristorativa, ricordando quanti prodotti agroalimentari a denominazione di origine e quante primizie vi siano nella nostra terra.