Villa Rufolo, dall’11 luglio al 26 agosto, ospita l’esposizione “Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer, promossa dalla Fondazione Ravello e dalla galleria Lia Rumma nell’ambito del Ravello Festival 2025.
Kiefer si concentra sulla figura femminile come forza generativa, distruttiva o iniziatica. Si ispira a personaggi femminili della storia romana, della mitologia greca e delle tradizioni nordiche, come Paete, Tusnelda moglie di Arminio, Apollodors Liste, il cui lungo strascico accoglie lo svolgimento di una bobina di piombo che lascia vedere foto di rovine o altri elementi simbolici. Figure alluse, corpi acefali o frammentati: il loro capo è sostituito da libri, piombo o filo spinato; i loro vestiti sono fissati nel gesso, tra arcaicità e attualità. La loro cronologia è sospesa, fuori dalla storia.
La mostra si snoda lungo le sale di Villa Rufolo e nel suo giardino, progettato da Francis Nevile Reid nel XIX secolo. L’architettura della villa e il meraviglioso paesaggio costiero colloquiano con le opere in una dimensione astorica.
Cenni biografici su Anselm Kiefer
Nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania, Anselm Kiefer è uno degli artisti contemporanei più significativi. La sua opera comprende dipinti, sculture, vetrine, installazioni, libri e opere su carta come disegni, xilografie, acquerelli e fotografie. I materiali che utilizza – dal piombo al cemento e al vetro, fino a tessuti, ceneri e piante – sono tanto vasti quanto simbolicamente significativi.
La visione di Kiefer abbraccia filosofia, storia e letteratura, portando alla luce l’importanza del sacro e dello spirituale, del mito e della memoria.