La retrospettiva dal titolo “Noviadi Angkasapura, “Condividere l’invisibile”, a cura di Sandro Bongiani sarà presente on-line sul sito sandrobongianivrsspace.it di Salerno da lunedì 5 maggio. Si tratta di 73 opere significative dal primo periodo dell’artista 2013 fino alle opere recenti dell’anno in corso.
Le sue opere sono un atto resistente, senza limitazioni. La sua è quasi una missione da compiere che fa nascere immagini in un terreno primordiale in cui la raffigurazione e la scrittura si amalgamano.” L’arte – osserva Sandro Bongiani – è ossessione e Noviadi Angkasapura è un artista altamente visionario di grande creatività e immaginazione. Ogni sua opera è sempre una nuova improvvisa rinascita di un mondo carico di oscuro mistero, un universo di esseri strani con organi interni visibili, animali immaginari e traboccanti creature antropomorfe di diversa dimensione e presenza che si condensano provvisoriamente nello spazio immaginativo “oltre il limite” con l’utilizzo di diversi punti di vista in cui viene negata la consueta e logica visione prospettica dello spazio. Un qualcosa come una improvvisa e misteriosa occupazione di personaggi che vanno a saturare quasi del tutto lo spazio della visione e altresì un senso di libertà espressiva che contraddistingue da sempre il suo importante lavoro.”
La sua attività creativa è sentita a livello interiore e mistico con un aspetto ossessivo e inconscio testimoniato dalle sue inattese apparizioni che indagano gli abissi umani, i misteri oscuri e stratificati della mente nati dal dalla oscurità della notte, le emozioni e le forze oscure del corpo e dell’anima alla ricerca dell’insondabilità della vita. Grazie alla sua forte espressività lirica può dirsi uno delle più grandi voci dell’invisibile.
Cenni biografi
Noviadi Angkasapura (1979) è nato nella Nuova Guinea Occidentale e ora vive a Giacarta. All’età di quasi ventiquattro anni, Noviadi Angkasapura raccontò di aver ricevuto la visita di uno spirito che gli insegnò a disegnare. Questa esperienza ha provocato in lui un risveglio morale e spirituale e da allora ha continuato a creare disegni basati su una frase ripetuta instancabilmente, in cui predominano i concetti di onestà e pazienza. In questo senso, l’atto del disegno è per lui una preghiera e una forma di meditazione che gli permette di trasmettere i messaggi che provengono da questo spirito. Utilizzando penna, grafite e matite colorate, disegna esseri strani e spesso inquietanti su piccoli pezzi di carta. Ha esposto per la prima volta alcune delle sue opere all’Outsider Art Fair di Parigi nel 2013.Le sue opere sono esposte nella Collection de l’Art Brut di Losanna ed è rappresentato all’estero dalle gallerie Henry Boxer in Inghilterra e la Cavin-Morris Gallery a New York.