Il “Maggio dell’Architettura” si avvia a svolgere le due giornate finali, quelle del 6 e 7 giugno 2025 presso il Castello D’Alagno a Somma Vesuviana,
Particolarmente d’interesse saranno gli ultimi due giorni della manifestazione: venerdì 6 giugno, dalle ore 17 alle 20, sul tema “Duello della parola: Architettura” sarà inaugurata la Mostra “Premio Maggio dell’Architettura”. Dopo i saluti di Francesco Sepe (Vicepresidente Siebenarchi ) e di Antonio Carbone (Tesoriere Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli), e su moderazione di Renato Capozzi (Diarc Università degli studi di Napoli “Federico II”), interverranno Gugliemo Bilancioni (Dad-Università degli studi di Genova) e Renato Rizzi (Iuav.Venezia).
Chiuderà in bellezza il “Maggio dell’Architettura” la giornata del 7 giugno con, dalle ore 9 alle 13.30, la Lectio Magistralis dell’Architetto Massimo Majowiecki (Iuav-Venezia9 dal titolo “Dalla ricerca alla realizzazione-esperienze progettuali di grandi strutture”. La lezione del Prof. Majowiecki sarà preceduta dai saluti istituzionali dell’Assessore alla cultura di Somma Vesuviana Rosalinda Perna, dal Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli Lorenzo Capobianco e del Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli Gennaro Annunziata. Le conclusioni saranno affidati al Presidente del Consiglio nazionale degli Architetti P.P.C Massimo Crusi.
L’inaugurazione della Mostra sarà dedicata alla memoria di Salvatore Visone, docente di Tecnica urbanistica, membro storico del Centro LUPT, già presidente dell’ordine degli architetti di Napoli e oltre che impegnato professionista, scomparso prematuramente lo scorso anno.
Il Presidente Visone ha avuto un lungo e qualificato percorso professionale: dal 2001 al 2003 è stato Direttore Tecnico dell’Area di Ricerca in “Urbanistica” del Centro LUPT, dal 2004 al 2007 Direttore Tecnico del Laboratorio di Sviluppo Locale “Città Vesuviana”, dal 2008 al 2010 Direttore Tecnico dell’Area di Ricerca in“L’architettura, la tecnologia, lo sviluppo sociale” e dal 2009 al 2013 Direttore Tecnico dell’Area di Ricerca in “Progettazione e riqualificazione delle aree urbane e metropolitane”. Un professionista ricordato come “Docente di grande competenza, innata simpatia, intelligenza e umanità”.
“Un doveroso riconoscimento a chi sostenne il Maggio dell’Architettura, disponibile ad intervenire, quando possibile, con il suo contributo, e sostenendola per primo quale momento formativo culturale per il rilascio dei Crediti Formativi Professionali agli architetti. Ma anche e soprattutto per il suo impegno negli anni, con fare istituzionale, nella difesa della nostra professione, portando avanti battaglie normative e legislative che le dinamiche del mercato stentavano a riconoscere”, recita la motivazione espressa dalla Direzione scientifica del Maggio dell’Architettura.
“La proposta curatoriale-afferma l’Architetto Giovanni Fiamingo-Direttore Premio “Maggio dell’Architettura”- parte dall’osservazione di una sempre più rapida convergenza del dibattito contemporaneo verso due nodi disciplinari emergenti: da un lato, la progressiva spettacolarizzazione dell’architettura, identificabile nella produzione dello star system; dall’altro, il dirompente ingresso dell’Intelligenza Artificiale nei processi creativi, attraverso tecniche di progettazione automatizzata e generativa. Entrambe le questioni delineano lo scenario di una rivoluzione in corso per l’Architettura, all’interno della quale la disciplina oscilla fra un orizzonte di crisi imminente e quello di una auspicata rinascita della stessa, ma dove al momento gli automatismi dell’intelligenza artificiale sembrano paventare la fine dell’architetto e dell’architettura tradizionalmente intesi. In Architettura, la costruzione dello spazio presuppone la sua prefigurazione. Oggi, stiamo assistendo a uno scontro epocale fra l’intelligenza complessa e sensibile della ricerca autoriale tradizionale, basata su metodologie artigianali/artistiche, stratificate/relazionali, e gli avanzamenti sempre più rapidi della meccanica o delle tecniche generative basate su algoritmi computazionali/autogenerativi, sintetico/autoreferenziali, apparentemente vincenti “nella riproduzione del vero”.