Una lunga giornata di lavori, di studi e di riflessioni per il Consiglio generale del Movimento Cristiano lavoratori che si svolgerà a Salerno nelle giornate di venerdì 20 giugno e che terminerà sabato 21 giugno con la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi.
Saranno presenti a Salerno tutti i dirigenti generali del Movimento Cristiano Lavoratori che rappresentano il territorio italiano. Il Consiglio generale si svolgerà presso il Grand Hotel Salerno, venerdì 20 giugno, a partire dalle ore 17.00 nella Sala “Vietri”. I lavori dei consiglieri generali saranno guidati dal Presidente MCL Alfonso Luzzi. Tra le novità, uno spazio aperto al pubblico in cui si affronteranno il tema del terzo settore e in particolare dell’amministrazione condivisa e le prospettive per un nuovo welfare. L’incontro pubblico verterà sul tema: “Terzo Settore. Amministrazione condivisa-prospettive per un nuovo Welfare”. A introdurre sarà Maria Rosaria Pilla presidente dell’Unione Provinciale MCL Salerno e Vicepresidente generale; A seguire: i saluti di S. E. Mons. Andrea Bellandi , Arcivescovo di Salerno Campagna Acerno, del Sindaco, Vincenzo Napoli. Relatori di questo importante momento di confronto saranno: Alessandro Lombardi– Capo Dipartimento per le politiche Sociali, del Terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro e l’On. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. Le conclusioni saranno affidate al Presidente Alfonso Luzzi.
“Invito la cittadinanza tutta e le diverse realtà del terzo settore a partecipare- dichiara Maria Rosaria Pilla, Vicepresidente Mcl- è un momento importante di confronto che vedrà un’ampia base di rappresentanza e relatori di grande calibro”.
L’articolo 55 del Codice terzo settore, rappresenta una novità straordinaria, evocando esplicitamente la nozione di amministrazione condivisa.
La Co-programmazione e la co-progettazione sono due strumenti innovativi di collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo settore perché in una logica hobbesiana una simile previsione non può esistere: in quella dimensione culturale che la programmazione, ovvero il propium dell’azione politica, sia condivisa non può essere concepito. C’è una radicale differenza tra le società del mercato e la società solidale, il mondo non lucrativo. La sentenza 131 si struttura su questa differenza, mostrando come anche l’Unione Europea l’abbia riconosciuta. C’è peraltro una recente sentenza della Corte di Giustizia che rimarca ulteriormente la possibilità di non rapportarsi con gli strumenti del mercato a quello che è un mondo non lucrativo e che può portare progressi nella gestione dei servizi sociali. L’amministrazione condivisa può diventare la base di educazione al bene comune, figurando un ponte tra la società solidale e la pubblica amministrazione, ma anche con la politica; contribuendo, così, a ridarle un’anima.”