Si è svolta domenica 11 maggio 2025, a Napoli, la manifestazione commemorativa dell’LXXX anniversario della conclusione della II Guerra Mondiale e della vittoria sovietica sulla Germania nazista con il “Reggimento Immortale“.
Organizzata dal Consolato russo della città partenopea, da varie associazioni della diaspora russa in Campania, nonché da altre soggettività politico-culturali locali storicamente radicate sul territorio, la manifestazione ha avuto inizio nella centralissima piazza della Borsa con la cerimonia del conferimento simbolico dell’Ordine di San Giorgio ai presenti. Sono quindi iniziati gli interventi di presentazione dell’iniziativa a cura degli organizzatori, con il console onorario della Federazione russa, dottor Vincenzo Schiavo, e la rappresentante dell’ufficio politico del Consolato, dottoressa Svetlana Nesterenko.
Sono seguiti, tra gli altri, gli interventi del rappresentante dei Carc Igor Papaleo, tra gli organizzatori della giornata, dell’ex senatore Luigi Marino, attuale direttore della rivista Marx 21, nonché di rappresentanti della comunità russa della regione. Anche il console della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha espresso la sua solidarietà.
Ai discorsi, brevi e vibranti, si sono alternati momenti festosi con danze e musiche tradizionali russe. Molto presente nella coreografia della piazza, oltre a insegne e bandiere, il ricordo dei caduti durante l’ultimo conflitto mondiale, effigiati in fotografie e manifesti: il Reggimento Immortale, appunto. Tutti gli interventi, rispettivamente tradotti, hanno avuto il loro punto focale nel commosso ricordo dell’immenso sacrificio del popolo sovietico contro il proditorio attacco nazista, da cui scaturì la vittoria che salvò non solo l’Urss ma la stessa Europa.
La memoria storica si è coniugata con la denuncia del presente, che vede distopicamente ripetersi, nella narrazione e nella rappresentazione del conflitto russo-ucraino, gli stessi schemi strategici e ideologici del triste passato. Allora come ora, la Russia sta in realtà combattendo per salvaguardare non solo la propria libertà, ma quella di tutti i popoli: ieri dal nazismo, oggi dall’imperialismo planetario destabilizzante euro-atlantico e dalle sue élite guerrafondaie.
Per questi motivi, il Fronte del Dissenso della Campania ha aderito alla manifestazione con una propria rappresentanza. Tra i partecipanti da Salerno, lo storico compagno Alfonso Natella. Stessa cosa hanno fatto i compagni di Resistenza Popolare, guidati da Thiago De Rosa.
«Siamo stanchi – hanno dichiarato gli esponenti di F.d.D – di pagare le guerre degli Stati Uniti ieri, dell’Unione Europea oggi, con tagli alla sanità, alle pensioni, alla scuola e con rincari generalizzati. Conosciamo molto bene la “democrazia” degli Usa e della Nato, imposta con basi militari, strategia della tensione e delitti eccellenti, così come la “democrazia” dell’Ue, imposta con i diktat ordoliberisti ai popoli europei e ora col folle piano di riarmo. Siamo dalla parte della Russia non solo per motivi geopolitici, ma perché amiamo profondamente la sua grande cultura di portata universale e siamo contro la grottesca demonizzazione della civiltà e della stessa lingua russa».
Nella cornice simbolica della storica vittoria dell’Urss e in quella militante di solidarietà con la Russia nel drammatico momento attuale, si è costituito il Comitato No Nato, No Unione Europea, al quale ha aderito anche il Fronte del Dissenso campano, sfilando col relativo striscione.
La manifestazione è proseguita quindi con un numeroso corteo che si è snodato da piazza Borsa attraverso corso Umberto I, per poi concludersi ordinatamente presso la chiesa ortodossa russa di via Tarì, dove è stata celebrata una funzione religiosa in memoria dei caduti della Grande Guerra Patriottica.