Il sole splendeva nell’ora dell’imbrunire in una giornata calda d’estate, le stelle erano
allineate in cielo per rendere omaggio alla vita di Angela Panaro, la poetessa che ha
toccato le anime con le sue poesie.
Amici, parenti e appassionati di poesia si sono ritrovati davanti alla sua amata
“Stanza della Poesia” per rendere omaggio a una donna che ha dedicato una vita
intera all’arte e all’espressione.
La cerimonia, per espressa volontà di Angela, è stata un funerale laico; nell’aria si
percepiva il suo spirito, che riempiva il vuoto tra i presenti, Vi era un’atmosfera carica
di profonda commozione, che ha lasciato ai presenti emozioni di parole, come solo lei
sapeva fare.
Un amico di lunga data, che ha percorso con lei un tratto di strada poetica, ha dato
inizio alla cerimonia cantando una canzone a lei molto cara. La figlia ha ricordato
aneddoti di vita particolari che hanno raccontato la Angela di tutti; successivamente,
uno dopo l’altro, anche le amiche e gli amici hanno letto le sue poesie, condiviso
esposodi e flashback, raccontando di come Angela avesse toccato le loro vite e
ispirato ognuno di loro a guardarsi dentro e a scoprire la propria voce.
Ogni parola sembrava fluttuare nell’aria, come un’eco del suo spirito vivente.
“La poesia non muore mai, perché vive in noi”.
E così, mentre il crepuscolo scendeva, si è capito che, anche se Angela Panaro non
era fisicamente lì, la sua eredità continua a brillare con intensità, proprio come le
stelle nel cielo notturno. Ci ricorda che le parole hanno il potere di superare anche la
morte.