I gesti della pallanuoto sono i più simili al volo. L’acqua dà alle braccia quello che l’aria offre alle ali.
Affascina e conquista un pubblico di appassionati la gara degli atleti azzurri, distintivi per bravura e professionalità, in una location storica per uno sport che annovera sempre più adepti.
Si sono svolti a Napoli, nella piscina della Fin (Centro Federale Italiano), dal 17 al 20 luglio, i Campionati Italiani Master. Vi hanno partecipato varie squadre italiane provenienti da diverse regioni. La sfida ha visto confrontarsi rappresentanti di Torino, Roma, Civitavecchia, Firenze, Genova, Brescia e Napoli, con la partecipazione di ben cinque squadre napoletane: la gloriosa Rari Nantes Napoli, il Napoli Nuoto 2000 e il Lions Club Napoli. Numerosi atleti salernitani e napoletani hanno ben figurato, primeggiando con molte medaglie, salendo sul podio tra le prime tre classificate nelle varie categorie Master partecipanti al torneo.
Le gare e i punteggi
Napoli Nuoto 2000 – Europa Roma 7-8
Napoli Nuoto 2000 – Rari Nantes Napoli 9-12 (derby)
Napoli Nuoto 2000 – Torino 81′ 9-8
Napoli Nuoto 2000 – Milano Metanopoli 8-9
Semifinale: Napoli Nuoto 2000 – Torino 81′ 8-9
Finale 3° posto: Napoli Nuoto 2000 – Milano Metanopoli 10-7
La dedica
Particolari riconoscimenti sono andati allo storico portiere del Napoli Nuoto 2000 e alle sue suggestive prestazioni in porta. Fabrizio Falanga, che ha alle spalle una vita dedicata alla pallanuoto, ha infatti ricevuto una toccante dedica, scritta da una sua fan durante la gara. Per Falanga, ricevere questo attestato di stima così affettuoso ha avuto il valore di un’altra medaglia. Tanto che ha chiesto all’autrice di poter pubblicare, in anonimato, lo scritto.
Come l’aquila reale, prima di avventarsi e fare sua la preda, il grande portiere della nazionale di pallanuoto,
con le sue affusolate e lunghissime gambe da ghepardo felpato, con la morsa e la tenacia che solo un campione può avere, aspetta la palla.
Il volo pindarico è motivo di spettacolo per i tifosi, la sua stazza da tritone ancora una volta colpisce nella porta avversaria, segnando il gol dell’ultimo minuto.
Para con tenacia, quasi a salvare la squadra, e poi si rifugia nella sua casa acquatica di rete. Avanza e indietreggia 1, 2, 3 volte.
Le sue gambe parlano da sole: gigantibus! La sua forza sta nella base massiccia fatta di passione ed esperienza.
Il nostro Tritone, il portiere Falanga, ha il tempo nella testa: l’arbitro fischia il gol oggi e sempre nelle finali della palla a nuoto della bella Napoli.
Il gioco è di squadra, ma il capo è sempre lui. Tutto è calcolato nella sua mente e la sua visuale è chiara per la vittoria.
In un tuffo di bordo piscina, il tritone alza il suo braccio di aquila reale e, in un sol gesto, segna per tutti la vittoria.
Il capobranco, sicuro e fedele nel tempo, è il nostro falanghino d’oro!