È in arrivo la Rottamazione quinquies, nota misura agevolativa per le cartelle, ma saranno puniti gli utilizzatori seriali.
Dopo vari slittamenti e cambi di rotta, dalle anticipazioni risulterebbe la sua introduzione nella prossima Legge di Bilancio 2026.
Dall’annuncio fatto nel decreto milleproroghe, risalente ormai al lontano mese di febbraio 2025, solo ora si torna a parlare della sua quinta edizione.
Quindi la Rottamazione quinquies sarà approvata per il 2026 nella prossima legge di bilancio e a confermarlo è stato proprio il Presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, che durante le votazioni del Ddl di proroga della riforma fiscale è tornato sul tema specificando che in commissione Finanze è stato discusso tale provvedimento ed è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti, in modo che a settembre si possa chiudere il testo per essere inserito in legge di Bilancio.
Altro punto annunciato è quello del taglio dell’Irpef per il ceto medio, relativamente all’aliquota attuale del 35% che scenderà al 33%, ma solo per i redditi fino a 60.000 euro.
Secondo il Viceministro all’Economia Maurizio Leo, le due misure non sono incompatibili ma dovranno confrontarsi con le risorse a disposizione, scoglio da superare per una prossima realizzazione.
Per quel che riguarda la Rottamazione, è certo che i contribuenti “non meritevoli” non avranno accesso alla nuova agevolazione delle cartelle.
Il nuovo disegno di legge in discussione in Senato prevederebbe una novità assoluta rispetto al passato, ossia saranno esclusi i rottamatori di professione: Coloro i quali hanno già utilizzato le rottamazioni delle cartelle precedenti ma senza chiudere definitivamente il debito fiscale, quindi verosimilmente con il solo fine di bloccare pignoramenti o fermi amministrativi.
Quanto al perimetro degli importi che potranno rientrare nella Rottamazione quinquies si dovrebbero prevedere degli anticipi per i soli debiti rilevanti: Per i debiti fiscali di importo superiore a 50.000 euro si valuta un anticipo obbligatorio fino al 5% dell’importo.
Il piano rateale dovrebbe inoltre prevedere fino a 10 anni con 120 rate mensili e la possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive prima della perdita del beneficio.
I debiti meno rilevanti dovrebbero, invece, essere onorati con una nuova forma di saldo e stralcio: Cancellazione automatica per cartelle sotto una certa soglia.
La Rottamazione delle cartelle esattoriali è una misura sempre molto popolare tra i contribuenti nostrani.
Purtroppo ad oggi non si hanno però molti dettagli e si attende il riavvio nei prossimi giorni dei lavori parlamentari.