Sampdoria-Salernitana 2-0
I granata, nell’andata dei playout, soccombono al Ferraris contro la compagine allenata da Evani e Lombardo, compromettendo le speranze di salvezza. Si sperava che si facesse tesoro di quanto avvenuto nella gara del 9 maggio scorso, ma invece si è fatto peggio.
Marino conferma l’undici vittorioso a Cittadella e, quindi, con Simy in avanti supportato da Caligara e Tongya. Partono bene i doriani che mancano il vantaggio con Sibilli, al 12’, che di sinistro manda a lato a Christensen battuto. Sempre Sibilli pericoloso al 25’, ma in quest’occasione è attento Christensen, che devia la conclusione con il braccio sinistro. Al 36’ occasione per i granata con Tongya, che si libera di Riccio ed entra in area, ma ciabatta la conclusione che è parata senza problemi da Cragno.
Samp in vantaggio al 39’: angolo dalla destra su cui Christensen respinge, Ferrari rimette in area ed è ancora Meulensteen, di testa, a punire i granata (da notare che l’olandese era in mezzo a tre difensori granata ed ha potuto colpire di testa indisturbato!).
Termina la prima frazione di gioco con la Sampdoria meritatamente in vantaggio. Liguri superiori dal punto di vista atletico, più reattivi e sempre in anticipo sulle seconde palle. Granata che vogliono costruire dal basso (siamo contrari in linea di principio a questo modello di gioco che, a nostro parere, può essere posto in essere al massimo da 4/5 squadre al mondo) e Samp aggressiva, che ruba spesso palla ed attiva immediatamente le punte, in particolare Sibilli.
Simy inesistente (non riesce mai a tenere palla per far salire la squadra), ma non è una novità. Ci si aspetta una Salernitana volitiva nella ripresa, ma la Samp controlla senza difficoltà ed, anzi, è ancora Sibilli, in probabile fuorigioco, a mancare il bis al 64’, sparando in curva dopo un errato disimpegno di Ferrari. Al 68’ Hrustic guadagna una buona punizione dal limite, ma la sua conclusione incoccia la barriera.
Entrano Stojanovic e Cerri per Corazza e Simy. Esce purtroppo in barella Cragno per la rottura del tendine d’Achille. Auguri per una pronta guarigione al portiere doriano.
All’86’ raddoppio Samp: punizione dal limite per uno stupido fallo di Lochoshvili, che poteva tranquillamente rinviare la palla invece di intestardirsi in un dribbling che gli ha fatto perdere il possesso costringendolo all’infrazione, giustamente sanzionata da Aureliano. Cross di Ioannou su cui Curto è lesto nell’approfittare di un pasticcio tra Ruggeri e Ferrari e a battere Christensen.
Dentro anche Raimondo per Tongya ed, in precedenza, anche Soriano per Caligara. Espulso Borini nei minuti di recupero per un fallaccio rilevato dalla VAR. Al 94’ sponda di Cerri per Raimondo, ma il suo tiro è murato da Riccio. Primo vero tiro in porta al 102’ con Cerri di testa, ma Ghidotti è attento e devia in angolo. Un minuto prima, espulso Stojanovic per una manata a Ioannou.
Termina la gara. Ci si attendeva la gara della vita, diversa, ed invece, come abbiamo già evidenziato, la prestazione è stata pessima sotto tutti i punti di vista. Anche Marino ha le sue colpe. Simy è inguardabile, Caligara idem. Perché Soriano entra a dieci minuti dalla fine? Perché Verde non ha giocato? Perché si continua a marcare a zona sulle palle inattive? Mah!
Vista l’intossicazione alimentare (altra cosa molto strana) che ha colpito staff e calciatori, non sappiamo se si giocherà venerdì. Le possibilità di poter ribaltare questo risultato ci sono. Il pubblico dovrà fornire un apporto non indifferente.
SAN MATTEO PROTEGGI LA TUA CITTÀ?