Con l’arrivo della primavera, Salerno rifiorisce nel segno della tradizione, accogliendo con entusiasmo la 23ª edizione della Mostra della Minerva, evento ormai divenuto patrimonio identitario della città. Nata come celebrazione del mondo botanico e dell’arte del giardinaggio, la Mostra torna nei suggestivi spazi della Villa Comunale, riaffermandosi come punto di riferimento imprescindibile per vivaisti, collezionisti, esperti e semplici amanti del verde.
Come sottolineato con soddisfazione dalla Civica Amministrazione, questa edizione non è solo una vetrina di eccellenze florovivaistiche, ma un invito profondo a riscoprire la connessione tra uomo e natura, ad abbracciare una visione del giardino non solo come spazio estetico, ma come luogo di introspezione, conoscenza e speranza.
“Nel giardino c’è sempre la possibilità di trovare alcuni motivi di speranza” – Michael Pollan
È proprio a partire da questa citazione che si dipana il filo conduttore dell’evento: il giardino come metafora della resilienza umana, come laboratorio vivente dove si intrecciano bellezza, cura e spiritualità. In un momento storico segnato da guerre, crisi ambientali e lacerazioni sociali, la Mostra della Minerva si propone come occasione di rinascita culturale e morale.
Organizzata dall’associazione Hortus Magnus, guidata con passione da Clotilde Baccari Cioffi, la manifestazione offre ai visitatori un ampio ventaglio di esperienze: dalle esposizioni di piante rare e collezioni botaniche, fino a laboratori, incontri tematici e installazioni artistiche che traducono in forma visiva e sensoriale l’armonia tra uomo e natura.
Quest’anno, il manifesto dell’edizione è dedicato all’Anemone, fiore carico di simbolismi, che rievoca il mito di Adone e della sua tragica morte. Un fiore che nasce dal dolore, ma che sboccia come simbolo di trasformazione e continuità, rappresentando la fragilità e la forza insite nella natura e nell’essere umano.
La scelta di questo fiore, opera dell’artista Maria Grazia Vigilante, non è casuale: incarna un messaggio universale di speranza, come sottolinea la stessa presidente Baccari Cioffi, che nel suo intervento richiama alla necessità di una nuova visione del giardino e del mondo.
La Mostra della Minerva non è solo un evento espositivo, ma un’esperienza educativa. È uno spazio dove si promuove la consapevolezza ambientale, dove si riflette sulla biodiversità e si sollecita una riflessione collettiva sull’urgenza di riconnetterci con la Terra.
Come recita il passo biblico scelto a chiusura del messaggio inaugurale, tratto dal libro di Isaia, “le spade diventeranno vomeri d’aratro”: un auspicio di pace che trova nel giardino il luogo simbolico in cui ripensare le relazioni, seminare cambiamenti e coltivare nuovi futuri.
La 23ª Mostra della Minerva si conferma un evento capace di unire generazioni e sensibilità diverse, dove scienza e poesia si incontrano tra i profumi e i colori della natura. È un invito a rallentare, osservare, ascoltare. Ma soprattutto, è un monito a custodire ciò che ci rende umani: il legame con la vita, la bellezza, la speranza.
In un’epoca in cui è urgente “trasformare le spade in aratri”, Salerno risponde con un fiore.
Per maggiori informazioni visitare il sito web: HORTUS MAGNUS