In un periodo segnato da incertezze e difficoltà a causa della pandemia, un gruppo di circa cento persone ha deciso di dare vita a una nuova religione. L’8 agosto 2021 a Sutri (Lazio) nasce il Neomondismo, con l’intento di creare un “nuovo mondo”. A guidare questo movimento è Gabriele Ceracchini, conosciuto con il nome di Shinsekai, che in giapponese significa appunto “nuovo mondo”.
La scelta di Sutri come luogo di fondazione non è casuale. Durante un incontro tenutosi in una villa messa a disposizione da un membro del gruppo, i partecipanti hanno sentito la necessità di emanciparsi da un sistema che mostrava segni evidenti di crisi e corruzione. “Era un periodo di grande fermento”, racconta Shinsekai. “Le vessazioni erano forti e spingevano tutti verso qualcosa di nuovo.”
Il Neomondismo si propone come una risposta alle sfide contemporanee, conferendo a ciascun individuo il diritto sacro di creare il proprio mondo. Un concetto che colpisce profondamente in tempi in cui molti cercano alternative ai modelli tradizionali.
Nonostante le sue origini umili, il movimento ha già attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. La coincidenza con le recenti dichiarazioni del sindaco Novax ha suscitato curiosità e speculazioni. Shinsekai, pur ammettendo una certa simpatia per figure pubbliche come Vittorio Sgarbi, sottolinea che la nascita del Neomondismo è stata dettata principalmente dalla necessità di trovare uno spazio sicuro e accogliente per discutere idee innovative.
Inoltre, Shinsekai ha tentato di coinvolgere Sgarbi nella tutela degli alberi nella zona di Villa Pamphili, ma finora senza successo. Nonostante ciò, il leader del Neomondismo continua a lavorare per promuovere la sua visione e raccogliere consensi attorno a questa nuova filosofia.
L’obiettivo finale del movimento è ambizioso: creare una società autonoma con nuove regole e strutture. “Vogliamo le nostre scuole, i nostri ospedali e la nostra giurisdizione separata dallo Stato italiano”, afferma Ceracchini. “Aspiriamo a una forma di indipendenza economica e fiscale simile a quella di San Marino”.
In un mondo dove le voci critiche sono molteplici e spesso derisorie nei confronti delle nuove religioni e movimenti spirituali, Ceracchini sottolinea l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco come strumenti fondamentali per costruire un futuro migliore. “La vera libertà sta nel poter scegliere tante strade diverse”.
Il Neomondismo si articola in diverse correnti spirituali: il culto del nuovo Mondo, il culto di Shinsekai, e il culto di Oltremondo. Ognuno porta con sè peculiarità e visioni diverse ma unite dalla sacralità del libero arbitrio e della legge naturale. “Non vogliamo conformismo valorizziamo le differenze tra noi” spiega Ceracchini.
Il culto di Shinsekai enfatizza la sacralità del corpo e degli animali, promuovendo il vegetarianismo come principio fondamentale. D’altra parte, il culto di Oltremondo propone una visione olografica della realtà, suggerendo che viviamo in una sorta di simulazione, una specie di matrix.
E’ fondamentale che la nostra religione venga conosciuta da un numero sempre maggiore di persone, dichiara Ceracchini. Non basta avere seguaci; è necessario essere riconosciuti per poter rivendicare i nostri diritti. Il Neomondismo si presenta come un movimento aperto al dialogo e alla coesistenza di diverse visioni, sostenendo che il pluralismo sia essenziale per la libertà.
Il simbolo principale del Neomondismo è un albero di mele. Inoltre, il culto di Shinsekai utilizza anche un triangolo rovesciato, simbolo del rovesciamento delle gerarchie tradizionali e della valorizzazione del femminile. “Vogliamo riportare in auge l’importanza della materia e del corpo, legati alla terra”, spiega Ceracchini.
Attualmente, il movimento è impegnato in una battaglia contro l’abbattimento indiscriminato degli alberi a Roma. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera strage di alberi sani, denuncia Ceracchini. Ci stiamo concentrando sulla tutela dei pini nella pineta storica di Villa Pamphili, dove il Comune ha minacciato di abbattere 43 alberi sani.
Grazie all’intervento della soprintendenza delle belle arti e a una perizia agronomica che ha confermato la salute degli alberi, il movimento ha ottenuto una sospensione temporanea dell’abbattimento. Tuttavia, la lotta non è finita: il 26 marzo si terrà un’udienza presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per decidere se l’associazione religiosa ha diritto a tutelare questi alberi.
Ceracchini invita tutti a unirsi alla causa: “Non possiamo tollerare che questo crimine avvenga sotto i nostri occhi. Se necessario, ci incateneremo agli alberi per difenderli.” Con un numero ancora limitato di aderenti ma una determinazione incrollabile il Neomondismo continua a farsi portavoce della necessità di proteggere la natura e promuovere una nuova coscienza ecologica.
Con circa 400 aderenti già registrati al sito ufficiale www.neomondismo.org e con incontri settimanali aperti al pubblico ogni domenica mattina alle 11 presso Villa Pamphili, il Neomondismo invita chiunque sia interessato a partecipare attivamente alla sua missione di tutela ambientale e spirituale.