Teggiano: E’ atteso un fine settimana intenso per tutta la comunità del borgo medievale di Teggiano che si appresta a vivere con gioia la festa dell’amato santo patrono Cono. In occasione dei festeggiamenti civili e religiosi, il comitato dei festeggiamenti di San Cono, diretti da Cono Di Sarli, e il parroco don Angelo Fiasco, hanno voluto con forza Antonello De Rosa e Scena Teatro, per gli spettacoli aperti a tutta la cittadinanza e non solo.
L’inizio è sabato 31 maggio alle ore 20,30 con lo spettacolo saggio “TEATRO A PEZZI” all’interno del monumentale Castello Macchiaroli, che da quasi un anno è anche la sede dei laboratori di Scena Teatro – in scena gli allievi : Anna Varuzza, Claudia Colitti, Benedetta Della Cerra, Malvina Lupo, Sofia Giusy Di Candia, Gianpaolo Greco, Giada Ippolito, Francesca Cardiello, Aurora Balbo, Pasquale Pinto, Paola Innamorato, Pietro e Lorenzo Cirone, Greta Cutolo, Angela Donatiello, Tina Perroni, Rosa Gallitiello, Rosa Antonia Carro, Antonella Di Santi, Rossella Pascuccio, Antonella Caggiano- che daranno vita ai grandi classici del teatro di prosa all’interno delle stanze del castello.
Lunedì 2, sarà la voce di Romolo Bianco a dare il via ai festeggiamenti del santo patrono CONO, con il concerto “METAVERSO NAPOLETANO…LIVE” voluto dal Comitato Festeggiamenti di San Cono, unitamente al parroco don Angelo Fiasco ed organizzato da SCENA TEATRO MANAGEMENT SRLS.
Romolo Bianco, cantante, attore e scrittore napoletano, ci permette di “vedere” la sua Napoli, ricca di connotazioni particolarmente simboliche ed evocative. L’artista outsider, che risiede da anni negli Stati Uniti, canta e reinventa la canzone napoletana d’autore, riconsegnandoci una musica nuova. Nato a Casoria egli svela il volto di una Napoli di mezzo, che è quella autentica delle periferie. Cresce ascoltando musica napoletana antica, come quella di M. Abbate, G. Rondi, Franco Ricci. Riconosce in queste note tutta la potenza poetica e melanconica di una Napoli che sogna e vive nei tormenti. Sceglie la strada come formazione artistica e per problemi familiari è costretto a lasciare gli studi umanistici alla Federico II e a partire.
Suona la chitarra e canta inizialmente per strada in Grecia, in Francia, in Spagna. Trasforma il suo viaggio in opportunità e nei dieci anni trascorsi in giro per il mondo scopre che la canzone classica napoletana è conosciuta e apprezzata e che la “malinconia partenopea” è patrimonio del mondo, dai monaci giapponesi fino al sud America, per Romolo Bianco inizia il successo.
Apprezzatissimo in Italia, tanto che viene chiamato al fianco di numerosi spettacoli direttamente dal drammaturgo ed attore Peppe Lanzetta, Pasquale De Cristoforo, Antonello De Rosa. La sua voce e la sua intensa capacità evocativa riesce a fare di lui uno degli interpreti più apprezzati a livello mondiale, tanto da essere nominato Ambasciatore della Musica Napoletana nel Mondo.