(Adnkronos) –
"La Russia non ha mai chiuso la porta al dialogo con l'Ucraina e ha proposto a Kiev di riprendere i negoziati a Istanbul dal 15 maggio". Lo ha detto Vladimir Putin in una dichiarazione dal Cremlino dopo che i leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, hanno chiesto "un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni". "Abbiamo ripetutamente proposto misure per il cessate il fuoco. Non abbiamo mai rifiutato il dialogo con la parte ucraina. Permettetemi di ricordarvelo ancora una volta: non siamo stati noi a interrompere i negoziati nel 2022. È stata la parte ucraina – ha dichiarato il presidente russo – A questo proposito, nonostante tutto, proponiamo che le autorità di Kiev riprendano i negoziati interrotti alla fine del 2022, e senza alcuna precondizione". "La nostra proposta è sul tavolo, la decisione ora spetta agli ucraini e ai loro tutori", ha scandito. "La Russia – ha aggiunto – ha ripetutamente proposto iniziative per il cessate il fuoco, ma sono state sabotate da Kiev. L'Ucraina ha violato la moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche e la tregua pasquale non è stata rispettata". "Nonostante questo, alla vigilia del Giorno della Vittoria abbiamo dichiarato una tregua per la terza volta, senza escludere la possibilità di estenderla, in base alla reazione del regime di Kiev – ha rivendicato ancora Putin – Le autorità di Kiev non hanno risposto in alcun modo al cessate il fuoco. Inoltre, l'Ucraina ha sferrato attacchi dal 6 al 7 maggio. L'8, il 9 e il 10 maggio ci sono stati 5 tentativi di attaccare il confine russo, proprio nei giorni del cessate il fuoco, verso le regioni di Kursk e Belgorod: gli attacchi sono stati respinti". Il presidente russo ha poi annunciato di avere "in programma" per domani un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Vorrei chiedergli di concedere questa opportunità per condurre negoziati in Turchia. Spero che confermerà il suo desiderio di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina", ha detto Putin. La Russia manderà a Istanbul una delegazione, la cui composizione sarà annunciata in seguito, ha detto ai giornalisti il consigliere del presidente russo Yuri Ushakov. Nel corso della dichiarazione notturna per fare il punto sui colloqui avuti in questi giorni a margine della parata della Vittoria, Putin ha confermato che a settembre si recherà in Cina. Il presidente russo ha definito "fruttuosi" i colloqui avuti con il presidente cinese Xi Jinping. E "prima o poi – ha affermato – affidandoci alle elezioni della storia, alle opinioni dei nostri popolo, cominceremo a muoverci verso una ripresa delle relazioni con i Paesi europei".
Un cessate il fuoco di almeno 30 giorni in Ucraina. E' quanto chiede la dichiarazione congiunta dei leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il loro incontro di ieri a Kiev. I leader "hanno concordato che a partire da lunedì 12 maggio dovrà esserci un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni, che un cessate il fuoco incondizionato, per definizione, non può essere soggetto ad alcuna condizione: se la Russia richiede tali condizioni, questo può essere visto solo come un tentativo di prolungare la guerra e minare la diplomazia". I leader, prosegue il testo della dichiarazione congiunta, "hanno chiesto che il cessate il fuoco sia completo, in cielo, in mare e a terra, hanno sottolineato che questo cessate il fuoco richiede un monitoraggio efficace, che può essere attuato con successo in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e hanno concordato che il cessate il fuoco dovrebbe durare almeno 30 giorni per dare tempo alla diplomazia e durante questo periodo il lavoro diplomatico dovrebbe concentrarsi sulla definizione delle basi di sicurezza, politiche e umanitarie della pace". Riuniti a Kiev, i leader "hanno accolto con favore il fatto che la richiesta di un cessate il fuoco e di negoziati seri sia sostenuta sia dall'Europa che dagli Stati Uniti, hanno sottolineato l'importanza cruciale di rafforzare le forze di difesa e di sicurezza dell'Ucraina, che sono la garanzia primaria della sovranità e della sicurezza del Paese. Anche una forza di riassicurazione (contingente) dovrebbe essere un elemento chiave delle garanzie di sicurezza dell'Ucraina". Infine "hanno concordato che se la Russia rifiuterà un cessate il fuoco completo e incondizionato, dovranno essere imposte sanzioni più severe", conclude la dichiarazione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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Ucraina-Russia, proposta Putin: “Ripresa negoziati con Kiev il 15 maggio a Istanbul, ora tocca a loro”
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