“Il meningococco, tra tutti i possibili batteri che danno infezioni nell’uomo, è uno dei più temibili proprio per la gravità dell’infezione: mantiene una letalità tra il 10 e il 20% per le forme sistemiche e meningiti da meningococco. Pertanto, è una di quelle malattie che per la letalità e per le gravissime sequele che ci possono essere anche nei soggetti che sopravvivono all’infezione, dovrebbe essere una di quelle infezioni per cui le vaccinazioni dovrebbero essere prioritarie”. Così Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e membro del Consiglio superiore di sanità, in occasione dell’incontro scientifico-istituzionale ‘Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani’ organizzato oggi a Roma da Aristea International con il contributo non condizionante di Gsk e Msd. Al centro della discussione tra Società scientifiche, istituzioni, mondo accademico e associazioni l’adolescente e le strategie in grado di contrastare i principali rischi per la salute pubblica.
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