Posticipo serale per la Salernitana del Presidente Iervolino impegnata in territorio lombardo contro l’Atalanta
I granata sono di scena in Lunedì 18 Dicembre ore 20.45 a Bergamo –Gewiss Stadium (Viale Giulio Cesare n.18, 25.000 spettatori).
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio:
salame Bergamo
casoncelli
polenta taragna
polenta ed osei
scarpinocc
formaggi
capu’
gelato stracciatella
Bergamo gastronomica
La ricchezza culinaria di Bergamo e provincia è davvero immensa e si basa su prodotti genuini come carni e formaggi provenienti da allevamenti locali.
Dagli antipasti ai dolci, le tavole bergamasche non deluderanno nemmeno i palati più esigenti grazie alle ricette semplici che si tramandano di generazione in generazione.
E’ caratterizzata da piatti che utilizzano i prodotti tipici del territorio, come il Branzi (formaggio) e il Taleggio (formaggio), la Polenta di mais o di grano saraceno e la Pasta fatta in casa, come i tipici Casoncelli bergamaschi.
Clima e territorio
La temperatura sara’ invernale : previsti 8 gradi
L’abitato di Bergamo è suddiviso in due parti distinte, la «Città Bassa» e la «Città Alta»; quest’ultima è posta in altitudine più elevata e ospita la maggioranza dei monumenti più significativi, mentre la Città Bassa – benché sia anch’essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici – è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione. Le due porzioni dell’abitato sono separate dalle mura venete, annoverate dal 2017 fra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO.
Bergamo è soprannominata «la città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi – circa 180 – che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, un episodio cruciale del Risorgimento.
Bergamo Alta (detta anche Città Alta o, in passato, la città, in contrapposizione ai borghi) è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile.
La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora alle ore 22 scocca 100 colpi – quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete – e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai.
Al di là del palazzo della Ragione si trovano il duomo di Sant’Alessandro, la cappella Colleoni dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore con i suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest’ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, non più della diocesi, all’interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall’epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti che a Bergamo ebbe i natali nel 1797.
Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a piazza della Cittadella ed è il cuore di città alta. In piazza della Cittadella si trovano il Civico museo archeologico e il Museo “Enrico Caffi” di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le altre architetture religiose, la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto (1525).
Città Alta, oltre a ospitare un Orto botanico sito in via Colle Aperto, è anche sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’università di Bergamo, il cui prestigio è riconosciuto in ambito europeo.
Si può salire in città Alta a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città), in automobile (anche se è vietato durante i fine settimana estivi e tutto l’anno la domenica pomeriggio), con la funicolare o con l’autobus.
La città Bassa, attraversata dal torrente Morla per ben 8 chilometri, nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano; i borghi sono Borgo Canale, Borgo Sant’Alessandro, Borgo San Leonardo, Borgo Pignolo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Sant’Antonio e Borgo Palazzo. Questa particolare conformazione urbanistica si era soliti chiamare semplicemente “sità” la città vecchia e “i borgh”, Bergamo bassa.
Bergamo bassa è sede del comune, della Prefettura, della Provincia e dell’ufficio postale centrale. L’arteria principale di Bergamo bassa è viale Papa Giovanni XXIII (già viale Roma), che va dalla stazione ferroviaria a Porta Nuova.
Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che è il centro della città, realizzato da Marcello Piacentini, nel quale si trovano le sedi istituzionali. Adiacente a questo è il Sentierone – viale pavimentato che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli. Pure degno di nota, nella zona, è il monumento al partigiano di Giacomo Manzù.
Sul Sentierone si affacciano il Teatro Gaetano Donizetti e la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefanoofficiata dai padri Domenicani, che conserva la tavola di Lorenzo Lotto detta Pala Martinengo. Un esempio di completa fusione tra pittura e scultura è la rinnovata Cappella della Madonna del Rosario i cui stucchi di Muzio Camuzio datati 1752 sono firmati su un nastrino nella parete destra «MUC.CAMUZI F.». Nella Chiesa di Santo Spirito si trova la Pala di Santo Spirito di Lorenzo Lotto, raffigurante la Madonna con Bambino con i santi Caterina, Agostino, Sebastiano e Antonio Abate.
Sito in via Sant’Alessandro è il cinquecentesco monastero di San Benedetto, sede di un’attiva comunità claustrale. Anche nella chiesa di San Benedetto da Norcia gli stucchi di Muzio Camuzio vanno a incorniciare gli affreschi dell’Orelli
Nella zona nord-orientale della città bassa si trova l’Accademia Carrara (fondata dal conte Giacomo Carrara nel 1796), sede di esposizioni artistiche. Una delle ultime ad aver avuto risonanza nazionale è stata quella dedicata alle opere di Lorenzo Lotto.
Altri musei cittadini sono il Museo donizettiano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC), il Museo Diocesano d’Arte Sacra, il Museo storico, il Museo Matris Domini, l’Archeologico, il Museo di scienze naturali, l’Orto botanico.
La città ospita uno stadio, base della locale squadra di calcio, l’Atalanta Bergamasca Calcio, un palazzetto dello sport e un impianto di piscine comunali (Piscine Italcementi).
Oltre alla biblioteca civica Angelo Mai sono presenti numerose biblioteche, tra le quali spicca la nuova Biblioteca comunale centrale Antonio Tiraboschi situata in via San Bernardino 74, progettata da Mario Botta.
Oltre al centro cittadino (diviso nei rioni di Papa Giovanni XXIII, Pignolo e Sant’Alessandro), nella parte bassa si trovano i quartieri di Boccaleone, Borgo Palazzo – Alle Valli, Campagnola, Carnovali, Celadina, Colognola, Conca Fiorita, Grumello del Piano, Longuelo, Loreto, Malpensata, Monterosso, Redona, San Paolo, San Tomaso de’Calvi, Santa Caterina, Santa Lucia, Valtesse – San Colombano, Valverde con Valtesse – Sant’Antonio e Villaggio degli Sposi. Molti di questi erano frazioni distinte prima che l’espansione urbana degli anni sessanta e settanta li inglobasse nella città. Francesco Domenico Camuzio e la sua bottega sono documentati nella ristrutturazione guidata dall’architetto Giovan Battista Caniana del palazzo del conte Carrara in via Pignolo, realizzata nel periodo 1720–1731, poi anche nella chiesa del borgo Santa Caterina
L’avvocato e giornalista “Gastronomico Granata” Andrea Criscuolo
Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010 e Conduttore trasmissione Tifosissimi