Nasce da un incontro fortuito con l’arte e la memoria il convegno “Eboli: tra storia e visioni“, organizzato a Eboli, previsto per il 29 maggio alle ore 18.00, presso la Sala Mangrella nel Complesso Monumentale di San Francesco, per raccontare la storia della città, dalle sue origini geologiche fino ai giorni nostri. Un’iniziativa culturale nata quasi per caso, quando il promotore ha scoperto, su Facebook, alcuni disegni e acquerelli di autori vari nel profilo dell’architetto Costabile Cerone.
Com’è nata l’idea di organizzare questo evento dedicato alla storia locale?
“L’idea è nata sfogliando i dipinti e acquerelli di Cerone: alcune vedute mi erano familiari, altre completamente sconosciute, ma tutte straordinariamente suggestive. Ho voluto condividere questa bellezza con gli altri, trasformando l’ispirazione iniziale in un convegno capace di raccontare il cambiamento urbanistico e la storia della nostra città, accompagnato da immagini cronologiche scelte per i relatori.”
Un’idea che si è presto ampliata, diventando un vero e proprio viaggio nel tempo, grazie anche alla partecipazione di esperti di vari settori: archeologia, architettura, storia, ambiente, ha spiegato l’ideatore Armando Voza.
Qual è stato il criterio con cui avete scelto i relatori di oggi?
“Sono amici cari e professionisti stimati. Diversi tra loro, ma accomunati da una passione profonda per Eboli e da una capacità unica di raccontare, rendendo i contenuti accattivanti e mai noiosi.”
L’intento dichiarato dell’incontro è chiaro: coinvolgere i giovani. “Ormai noi adulti siamo irrecuperabili” – ironizza il promotore Voza – ma i ragazzi possono ancora imparare a guardare la città con occhi nuovi, consapevoli e rispettosi.
Quanto è importante trasmettere il valore della storia locale alle nuove generazioni?
“È fondamentale. È vero, forse è un sogno, ma se riusciremo a ‘salvarne’ anche solo uno, come dice il Talmud, avremo salvato il mondo intero. Preferisco essere ingenuo e appassionato, piuttosto che cinico e calcolatore.”
A rendere ancora più toccante il convegno, un aneddoto personale scoperto durante le ricerche.
Ci può raccontare un aneddoto curioso emerso durante la preparazione?
“Una vecchia foto scattata a San Giovanni, tra le baracche degli sfollati, mi ha regalato un’emozione indescrivibile. Tra i bambini e i genitori, ho riconosciuto mia madre, giovane, che osservava i piccoli con uno sguardo pieno d’amore. È un’immagine che conservo nel cuore… e nelle lacrime.”
Il convegno non sarà un evento isolato, ma il frutto di un percorso condiviso con il Centro Culturale Studi Storici “Il Saggio”, attivo da anni nella promozione della cultura e della storia locale.
In che modo il Centro “Il Saggio” sostiene e valorizza il territorio?
“Collaboro con loro dal 1997. Scrivere per la rivista Il Saggio mi ha permesso di realizzare un sogno. Insieme abbiamo organizzato eventi, passeggiate didattiche, convegni… sempre con l’obiettivo di diffondere conoscenza. Credo che con Weboli, Eboli nella Storia ed Ebad, il CCSS abbia alimentato l’amore per la nostra città.”
Lo sguardo, però, è rivolto al futuro. L’ambizione è di non fermarsi qui, ma di ampliare l’offerta culturale e approfondire altri aspetti identitari: religiosità, arte, ambiente, tradizioni.
Quali sono i prossimi progetti per custodire la memoria storica?
“Vogliamo parlare della religiosità popolare, dell’arte, della cultura contadina e dell’ambiente. Speriamo che questo lavoro lasci un segno tangibile non solo nei cuori, ma anche nelle scelte politiche.”
L’invito finale dell’esperto di storia locale Armando Voza è una vera dichiarazione d’amore per il patrimonio culturale e identitario della città.
Che messaggio vuole lanciare ai lettori?
“Conoscere la storia della propria comunità è il primo passo per non omologarsi, per sviluppare un pensiero libero e orgoglioso della propria identità. Un’identità che non si contrappone, ma si integra. Come diceva Terzani: solo vedendo l’universo come un tutt’uno, potremo capire davvero chi siamo.”
L’appuntamento è per mercoledì 29 maggio alle ore 18.00 presso la Sala Mangrella del Complesso Monumentale di San Francesco, per l’evento “Eboli: tra Storia e Visioni”. Un viaggio tra passato e presente, tra parole e immagini, tra memoria e bellezza condivisa. Al termine del convegno, sarà possibile visitare la mostra dei suggestivi dipinti di Eboli e gustare un momento conviviale nel chiostro, con degustazioni ispirate alla tradizione locale. Un’occasione unica per riscoprire le radici della nostra identità e costruire, insieme, una nuova consapevolezza. La cittadinanza è invitata a partecipare.