Una realtà culturale di elevato spessore, in un luogo storico di Salerno, che ha offerto una rosa di incontri su tematiche originali e interessanti.
Si è concluso, nel pomeriggio, presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città, l’evento tanto atteso che, con il ventunesimo incontro, segna la pausa estiva delle attività culturali del Cenacolo Letterario, delle Arti e del Pensiero Razionale Ferrante Sanseverino, principale Centro Studi e cuore pulsante della Fondazione Scuola Medica Salernitana, che da pochi giorni ha visto il passaggio di consegne al vertice con il Dott. Ermanno Guerra.
Durante l’emozionante evento, ideato dal presidente del Cenacolo Ferrante Sanseverino, prof. Bruno Giustiniani, già primario dell’Ospedale Universitario Ruggi d’Aragona e oggi conosciuto a livello internazionale per le sue qualità di artista, saggista e storico dell’arte, si è assistito a un susseguirsi di interventi tra letterati, filosofi, teologi, attori, musicisti e cantanti, volti noti del territorio nazionale. Un intenso fluire di melodie, recite teatrali e brevi relazioni ha rappresentato un omaggio a tutti i cittadini e agli amici della cultura… il mare può attendere.
L’incontro è iniziato con una melodia da brividi: il musicista Ninni Gibboni, chitarra solista dei Santo California, accompagnato dal figlio – piccolo genio di una famiglia di musicisti – e dalla splendida voce di Danyelle, collaboratrice di lunga data dei Gibboni, ha esordito con la canzone Bisanzio di Guccini, in una versione arrangiata per l’occasione.
La lancetta delle emozioni si è subito spostata a fondo scala.
Bisanzio, o Costantinopoli, o Istanbul – la stessa città dai tre nomi, sospesa tra due ere e due mondi – è stata la protagonista della serata. Il titolo in locandina era: La caduta di Costantinopoli nella storia e nell’arte pittorica, un ponte tra Salerno e l’Impero Romano d’Oriente. Lo stesso Giustiniani, moderatore e regista della serata, ha fatto una breve introduzione dando il benvenuto al nuovo presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana, e i saluti alla vicesindaca Paky Memoli e all’on. Guido Milanese.
Ha ricordato come il Cenacolo Letterario – che da poco include anche il Centro De Renzi, dedicato alla storia dell’antica Scuola Medica Salernitana – sia il cuore pulsante e una costola della stessa Fondazione, da salvaguardare in quanto unico punto di incontro nel centro storico per personalità della cultura salernitana e non solo. La sala adiacente all’Emeroteca Comunale, che si auspica venga presto aperta al pubblico, è passata da deposito di scatole a fiore all’occhiello, se non vero gioiello.
La Sala Museo ospita una cospicua donazione del prof. Bruno Giustiniani alla Fondazione: opere d’arte pittoriche e scultoree, convogliate da altre città in questo luogo storico, mobili raffinati, preziose collane di libri di letteratura e medicina, materiale per proiezioni, un maxi TV e molte altre suppellettili di grande valore.
La vicesindaca Paky Memoli, anche in qualità di Magister Magnus del Cenacolo Letterario, è stata la prima a portare i saluti istituzionali ai numerosi convenuti che, nonostante il caldo, non hanno voluto mancare a questo straordinario evento.
L’on. Guido Milanese, anch’egli Magister, ha elogiato il Cenacolo per l’intensa attività culturale, diventata progressivamente un punto di riferimento per la città, così come Ferrante Sanseverino aveva ideato e promosso la Scuola Medica Salernitana, contribuendo a renderla conosciuta e stimata in tutto il mondo.
Il neo presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana, dott. Ermanno Guerra, succeduto all’on. dott. Enrico Indelli, ha iniziato a tracciare le linee guida per una fondazione che continuerà a porre la cultura al centro delle proprie finalità. Infine, il messaggio telefonico del consigliere comunale di Genova, dott. Mario Mascia, di origini salernitane, ha portato i saluti della città di Genova, come anche quelli, molto graditi, dell’ambasciatrice dei Liguri nel mondo, Anna Maria Campello, presente in sala con un bellissimo abito medievale del Gruppo Storico di Voltri.
Dopo i saluti istituzionali si è entrati nel vivo dell’evento: il prof. Giustiniani, seguito a ruota dall’attore di origini salernitane Antonio Angrisano, figlio d’arte, ha introdotto la storia della caduta di Costantinopoli per preparare il pubblico alla lettura teatrale, non come semplici spettatori ma come partecipi del contesto storico.
Cinque attori – il citato Antonio Angrisano da Roma, Lucia Vita e Anna Maria Campello da Genova, e le salernitane Anna Maria Senatore e Annabella Ricciardi – tutti in abiti medievali, hanno rappresentato il passaggio dalla meraviglia per la città vista dal mare alla sua caduta, da cristiana a musulmana, fino alla morte dei due protagonisti: l’imperatore Costantino XI e il comandante delle milizie bizantine, Kyr Giovanni Giustiniani Longo, ultimo difensore dell’Impero Romano d’Oriente. Un copione emozionante, scritto dallo stesso prof. Giustiniani, ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Applausi, applausi.
Sono seguiti quattro brevi interventi: del teologo bizantino dott. Massimo Cogliandro, della critica d’arte prof.ssa Maria Pina Cirillo, della giornalista Luciana Mauro e del prof. Giustiniani. Tutti hanno sottolineato i legami storici tra Salerno e Costantinopoli – oggi Istanbul – la cui fine ha segnato uno spartiacque epocale.
Si è giunti così al concerto ideato per l’occasione, con un grande Ninni Gibboni, un fantastico Danny Gibboni e la favolosa cantante Danyelle, che hanno stupito i presenti con brani arrangiati appositamente per questo evento straordinario.
Il pubblico ha apprezzato tutti gli interventi, applaudendo la lettura teatrale dei cinque straordinari attori e il concerto dei due musicisti – padre e figlio – insieme alla voce incantevole di Danyelle. Le emozioni, nonostante il caldo, hanno tenuto tutti incollati alle proprie poltroncine, lasciando un segno indelebile nei cuori dei presenti. Presto l’evento sarà citato negli annali della città e documentato attraverso filmati che ne mostreranno i momenti più significativi.