Il mondo della cultura e della sociologia piange la scomparsa di Domenico De Masi, il celebre sociologo del lavoro e figura di spicco del panorama intellettuale italiano. De Masi è deceduto oggi all’età di 85 anni a seguito di una rapida e improvvisa malattia. La sua perdita ha suscitato reazioni di cordoglio e apprezzamento da parte di esponenti politici, colleghi accademici e amici, evidenziando l’importanza del suo contributo alla società italiana.
Il Profilo di Domenico De Masi
Domenico De Masi, nato a Rotello, in Molise, il 1 febbraio 1938, è stato uno dei sociologi più noti e stimati d’Italia. La sua fama non si limitava al mondo accademico ma si estendeva anche al grande pubblico grazie ai suoi interventi televisivi e ai numerosi libri che ha scritto nel corso della sua carriera. In particolare, si è distinto per i suoi studi sulla sociologia del lavoro, una disciplina che ha affrontato con profondità e originalità.
Tuttavia, l’eredità di De Masi va oltre il suo contributo scientifico. Era un uomo di cultura poliedrica, con una mente brillante e un innato senso dell’umorismo. Le sue analisi sfidavano le convenzioni tradizionali sul lavoro e sulla società, spingendo le persone a riflettere sul significato del loro tempo e delle loro passioni. Questo approccio fuori dagli schemi lo ha reso una figura di riferimento per molti, inclusi politici di diverse fedi ideologiche.
Affetto per Sant’Agata dei Goti
Un aspetto significativo della vita di Domenico De Masi che merita di essere sottolineato è il profondo affetto che nutriva per il comune di Sant’Agata dei Goti (BN), uno dei luoghi delle sue origini. Tale affetto è testimoniato dalla sua costante partecipazione agli eventi e alla vita culturale del borgo saticulano. Inoltre, presso la Biblioteca “Michele Melenzio” era già stato istituito un fondo a lui dedicato, fondo riconosciuto dalla Regione Campania e che attualmente conta oltre 3000 volumi di sociologia, antropologia, economia e politica del lavoro.
In occasione di un evento culturale nella Biblioteca ebbe modo di esprimere la sua riconoscenza a Sant’Agata con queste parole:
“E’ gratificante sapere che anche quando non ci sarò più, i miei libri continueranno ad essere presenti per chi vorrà giovarne. Questo regalo che mi avete fatto a Sant’Agata è il gesto più bello che potessi ricevere”.
Un Uomo di Cultura e un Amico
La scomparsa di Domenico De Masi è stata accolta con tristezza e affetto da molte persone, in particolare dal Movimento 5 Stelle, con il quale ha avuto una profonda connessione. I rappresentanti del M5s e del PD hanno sottolineato come De Masi non fosse solo un grande studioso, ma anche un “vero uomo di cultura” con un punto di vista innovativo sul lavoro e sulla società.
Anche la cittadina di Ravello in Costiera Amalfitana (Sa) lo ricorda con affetto per essere stato “uno straordinario presidente del Festival musicale di Ravello”. Infatti De Masi amava molto il comune della costiera amalfitana, del quale fu assessore e cittadino onorario.