Carminuccia Marcarelli e Yehutith Maria Ferrara, madre e figlia mi raccontano la loro vita incrociata di donne, persone, molto conosciute a Napoli, danno vita a un confronto aperto come le loro menti.
La prima è un avvocato, la seconda sua figlia, 14 anni, una studentessa al primo anno di Liceo Classico.
Le ho conosciute qualche anno fa, mi era stato dato l’incarico di curare una mostra e tra le opere c’erano i disegni di Yehudith, che mi sorpresero per la ricerca di somiglianza del soggetto richiesto e incuriosita iniziai a parlare con la madre, scoprendo le doti della allora bambina. La invitai chiedendo il permesso alla madre di esporre a un mio evento e da allora ne ho seguito la sua crescita creativa. Yehudith grazie al sostegno materno ha fatto un percorso di partecipazioni a varie collettive sia a Salerno, a Napoli, in altre città italiane e all’estero ed è presente sul CAI il catalogo degli artisti Italiani.
D- Durante l’adolescenza il conflitto tra genitori e figli/e rappresenta una tappa fondamentale e sana per lo sviluppo della personalità. È attraverso il conflitto, la sfida con le figure di riferimento, che l’adolescente getta le basi per acquisire una maggior indipendenza. Voi due come lo state vivendo?
Carmina – Esattamente così Conflitto, sfida , desiderio di indipendenza e di libertà chiesti ed affermati in una alternanza di momenti SI e momenti No. Tutto nella norma.
Yehudith Maria – Lo vivo, lo sento ma ne sono anche distante. Cerco di superarlo.
D- Carminuccia non so se Yehudith Maria conosce il film di Luchino Visconti (del 1951), dove Maddalena Cecconi (Anna Magnani) prova a far sfondare la figlia Maria a Cinecittà, come trampolino di lancio di un’ascesa sociale, ciò per far riflettere se è cosa buona se una madre spinge insistentemente i figli nel mondo dello spettacolo,dell’arte, spesso sottointeso per soddisfare un proprio desiderio piuttosto che per un reale interesse del figlio/figlia? E’ il vostro caso?
CARMINA – Spero e mi auguro di no! Qualunque esperienza che Yehudith Maria ha fatto le ho spiegato che doveva viverla come tale, come esperienza che può arricchire la sua persona e le sue competenze perché penso che i ragazzi si debbano sperimentare e debbano conoscere le varie realtà per poter essere competenti e consapevoli nelle scelte di vita. Sperimentare se stessa per crescere questo è l’unico intento che mi spinge a sostenerla in questo percorso. Come ho detto in altre occasioni, ho conservato i suoi lavori e le sue opere per amore di mamma , invece tu ne hai visto le potenzialità, il talento e la capacità artistica.
Tu infatti definisci Yehudith Maria giovane artista, io ci vado con molta prudenza lasciando alle persona competente come te la valutazione e la scelta espositiva. Mi affido al tuo grande talento, intuito e competenza con profonda fiducia.
Yehudith Maria – non mi sono sentita né costretta né obbligata, decido io come e quando essere presente e partecipare, mi sento libera e curiosa di scoprire come funziona il mondo dell’arte.
D- La ammiri… quando?
Carminuccia – Quando è decisa, tenace e sa quello che vuole e quando fa delle riflessioni che sono molto più avanti e molto mature.
L’ho ammirata quando ha deciso di schierarsi con due amiche che subivano emarginazione e quando prende posizione sui valori importanti sfidando pregiudizi e preconcetti.
D- Cosa non sopporti di lei?
Di lei ?! Beh non saprei.
Ci devo pensare
D- Passioni condivise?
Abbiamo letto molti libri insieme, tanti, io perché da piccola ne ho avuti pochi e lei perché voleva sentire sempre storie nuove e favole inventate. Abbiamo anche fatto e inventato le FAVOLE A PUNTATE. Condividiamo poi la passione per il mare.
D- La rimproveri perchè? Chi risponde?
Carminuccia – Discutiamo perché lei vuole seguire i suoi tempi ed io cerco di darle delle regole.
D- Un ricordo indelebile che vi lega?
Beh tanti . Le nostre giornate al mare . Le nostre giornate nel giardino di Agerola, le serate a leggere …
E le serate a teatro, quello inventato da Yehudith, con sipario la tenda della sua stanza. Lei appena ha imparato a scrivere preparava il testo da recitare, poi posizionava delle lampade come luci, preparava le poltrone ed i biglietti da pagare e poi ci faceva accomodare e iniziava la rappresentazione
D- Carminuccia la tua vocazione nell’essere un avvocato quando l’hai sentita?
Questa mia vocazione è nata per spirito di servizio, per la vocazione sociale che ha l’avvocatura in sé che ho sposato fin dall’inizio. Quando ho fatto il giuramento non è stata una semplice e pura lettura del testo ma un patto d’onore art 8. L. 247/12: “Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento”.’
Ricordo ancora l’emozione che ho provato per l’alto contenuto morale di questo testo.
Ma anche perché questo lavoro consente di fare il volontariato nella forma che preferisco.
D- Yehudith invece tu come vivi la tua espressività artistica?
Uso la mia espressività artistica quando mi salta qualcosa in mente e devo portarla fuori.
D- Yehudith sei contenta del tuo percorso fatto finora in campo artistico?
Si sono molto contenta ed è una grande gioia ed emozione vedere i miei lavori esposti.
D- Cosa ti piace fare di più: cantare, recitare o dipingere?
Mi piace molto cantare e dipingere . Ma poi tutto il mondo artistico mi incuriosisce, anche la regia.
D- Tra tutte le tue opere quale è la tua preferita? A quale sei più legata? perchè?
Non sono mai pienamente soddisfatta di quello che faccio. In questo momento preferisco La pace invisibile, macchiata di sangue, tecnica mista 100×70 (anno 2022).
D- Yehudith come ti viene l’ispirazione? quali artisti, a parte me…ti hanno affascinata, naturalmente che hai studiato a scuola o sei andata a vedere nei musei?
Anna tu sei una guida preziosa per il mio percorso e sarai sempre un punto di riferimento sicuro. A scuola ho studiato Chagall che ha suscitato in me molto interesse e curiosità.
D- Progetti per il vostro futuro?
Carminuccia – Il mio di non smettere di essere la sua mamma anche quando seguirà i suoi sogni e andrà per la sua strada, indipendente e felice.
YM – per il momento rifletto e poi vedrò piano piano.