Meglio un uovo oggi che una gallina domani è un famosissimo proverbio italiano con il quale si afferma che si dovrebbe sempre preferire un beneficio immediato anche se magari piuttosto modesto (rappresentato dall’uovo), piuttosto che un vantaggio futuro decisamente superiore (rappresentato dalla gallina) ma che non è detto si possa ottenere.
Questo è il dilemma che attanaglia ogni anno le aziende dell’autotrasporto, circa l’utilizzo delle risorse stanziate dal Ministero dei Trasporti.
Tali incentivi sono meglio conosciuti sotto il nome di RAM «Incentivo Investimenti Autotrasporto», oggi giunta alla sua X edizione.
Per meglio analizzare il D.M. 317/2023, entrato in vigore il 19 gennaio di quest’anno e che disciplina gli investimenti per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del parco veicoli pesanti, partirei proprio dalla fine.
Nel combinato disposto tra l’Art. 11 (Cumulabilità degli aiuti) e l’Art. 12 (Verifiche e controlli) si legge: “gli aiuti erogati ai sensi del summenzionato regolamento non possono essere cumulati con altri aiuti di Stato se tale cumulo porta a un’intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti ai sensi del regolamento generale di esenzione UE n. 651/2014. Per la verifica del rispetto delle norme sul cumulo fra aiuti di Stato l’Amministrazione si avvale del Registro Nazionale Aiuti (R.N.A.), gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In ogni caso è fatta salva la facoltà dell’Amministrazione di procedere con tutti gli accertamenti e le verifiche anche successivamente all’erogazione degli incentivi e nel caso disporre l’annullamento del relativo provvedimento di concessione e il conseguente obbligo alla restituzione.”
Alcune delle maggiori associazioni di categoria operanti nel settore dell’autotrasporto ritengono che l’accesso alla Nuova Sabatini sia incompatibile con la Ram in questione.
Entrambe le misure rappresentano dei contributi in conto impianti, questo è vero. Ma mentre con la Nuova Sabatini, anche per come essa è strutturata, l’acquirente o locatario del bene riesce a ridurre gli oneri finanziari dovuti alla banca oppure alla società di leasing, con la Ram l’obiettivo è un altro: la riduzione dei costi dell’investimento!
A differenza però delle precedenti edizioni si avrà una sola finestra temporale in cui presentare le istanze, a pena di inammissibilità : dalle ore 10:00 del 04 marzo 2024 e fino (e non oltre) alle ore 16:00 del 22 marzo 2024.
L’istanza, da inviare a mezzo pec all’indirizzo ram.investimenti2024@legalmail.it, dovrà contenere:
- Modello d’istanza, reperito sul sito http://www.ramspa.it, debitamente compilato e firmato digitalmente in formato P7M,
- Documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante o procuratore dell’impresa;
- Copia del contratto di acquisizione, conferma d’ordine o preventivo di spesa dei beni oggetto d’incentivazione, sempre firmato digitalmente in formato P7M.
In tutto le risorse stanziate ammontano a 25 milioni di euro. Se per curiositĂ andate a visionare i contatori delle precedenti edizioni Ram, noterete come appena una manciata di secondi dopo le ore 10:00, orario di apertura della finestra per inviare le istanze, le risorse siano giĂ finite!!!
Comunque, dopo il click day del prossimo 04 marzo avremo la fase di rendicontazione: dalle ore 10:00 del 08 aprile 2024 ed entro le ore 16:00 del 31 ottobre 2024. Tutti i soggetti che hanno presentato domanda hanno l’onere di fornire la prova del perfezionamento dell’investimento: la produzione della relativa fattura debitamente quietanzata, da cui risulti il prezzo del bene.
Vediamo in dettaglio gli incentivi di questa X edizione della Ram. Per semplicitĂ focalizziamo la nostra attenzione sul caso piĂą frequente, quello di acquisto di un nuovo trattore stradale ad alimentazione endotermica (diesel) o di un rimorchio / semirimorchio.
- Nel primo caso è necessario avere a disposizione un vecchio trattore stradale da rottamare, poiché l’incentivo consiste nella radiazione per rottamazione di veicoli pesanti di massa complessiva superiore a 7 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica conformi alla normativa anti inquinamento Euro VI (step E).
Il contributo spettante per ciascun veicolo rottamato è:
- di 7.000 euro se il veicolo nuovo di fabbrica ha una massa di oltre 7 e fino a 16 tonnellate;
- di 15.000 euro se il veicolo nuovo di fabbrica ha una massa superiore alle 16 tonnellate.
Il contributo scende a soli 3.000 euro per un veicolo nuovo di fabbrica con massa superiore alle 3,5 e fino a 7 tonnellate. In questo caso però basterà rottamare un vecchio veicolo della medesima tipologia.
I veicoli oggetto di rottamazione dovranno essere posseduti in proprietĂ da almeno un anno rispetto alla data del 19/01/2024, data di entrata in vigore del decreto n. 317/2023. Inoltre, la prova documentale della loro demolizione dovrĂ essere esibita entro la chiusura della fase di rendicontazione, prevista salvo proroghe per il 31 ottobre 2024.
- Nel secondo caso, acquisizione anche mediante locazione finanziaria di rimorchi e semirimorchi UIC e IMO dotati di almeno uno dei dispositivi innovativi atti a migliorare l’efficienza energetica e gli standard di sicurezza, il contributo del Ministero dei Trasporti è:
- di 3.000 euro senza rottamazione, aumentato a 5.000 euro nel caso di Piccole e Medie Imprese;
- di 5.000 euro con rottamazione, aumentato a 7.000 euro nel caso di P.M.I.
In conclusione, gli incentivi alle imprese oggi devono essere:
a. completamente ripensati, per ciò che concerne la facilità di accesso. Non tutte le aziende hanno una struttura tale da permettersi di dedicare risorse umane alla comprensione delle numerose circolari, normative e decreti attuativi.
b. assolutamente aumentati, per quanto riguarda le risorse messe a disposizione. L’incremento generale di tutti i costi, in primis quelli energetici, hanno fatto lievitare i preventivi di spesa in beni strumentali.
Se ancora oggi gli imprenditori saranno chiamati a scegliere tra il piccolo contributo sicuro (si fa per dire) della Sabatini e quello più grande ma incerto della Ram, è chiaro che varrà sempre il vecchio e saggio detto: Meglio un uovo oggi che una gallina domani!