La violenza sulle donne è un tema mai domo e sempre all’attenzione(purtroppo) della cronaca.
Non è azzardato dire che oggi più che mai ogni categoria dell’umana civiltà si sofferma sull’importanza dell’educazione all’affettività e delle sane relazioni.
L’arte innanzitutto, affronta costantemente la pesante tematica, con tutte le opportunità disponibili.
La critica e psicologa dell’arte, la salernitana Maria Pina Cirillo, ha ideato una mostra d’arte sul tema della violenza di genere, in collaborazione con l’associazione culturale ARTEMISIA di Carrara, nella Lunigiana. Nello spazio espositivo dell’associazione una collettiva d’arte figurativa e poesia ha inteso sensibilizzare al tema della violenza di genere in una mostra dal titolo PAROLE CHE LIBERANO. Donazioni e offerte libere sono state devolute al centro antiviolenza a sostegno delle donne vittime.
All’inaugurazione, tenutasi l’8 agosto presenti autorità istituzionali, la scrittrice e saggista Marina Pratici e letture tratte dal libro “Giardini d’Inverno” di Angela Maria Fruzzetti, poetessa scrittrice giornalista, che raccoglie testimonianze di donne uscite dalla spirale della violenza, con le letture tratte dal libro a cura della presidentessa dell’associazione ARTEMISIA Donatella Gabrielli e dell’attivista per la parità di genere Alina Gjika.
La mostra, alla quale tra gli altri artisti ha partecipato la giovane fotografa salernitana Aglaya Moreno Fernandez, è proseguita fino al 29 agosto, con il reading dei Poeti della Luce e la performance di Sara Chiara Strenta e le musiche di Letizia Bonsignore.
Tuttavia il prossimo 14 settembre si terrà l’evento finale di chiusura con la consegna dei cataloghi d’arte tra le cui prefazioni emergono le parole di M. Pina Cirillo “Parità di genere e lotta alla violenza. È questo il tema che pittori e poeti, insieme, affrontano in maniera creativa nelle loro opere che si intrecciano e si completano a vicenda. Le differenze tra le creazioni diventano ricchezza espressiva e libertà di pensiero che guidano i fruitori verso una presa di coscienza. Interessante, coinvolgente…la manifestazione può considerarsi un momento importante di acquisizione e maturazione di una corretta visione dei rapporti interpersonali, per una società giusta e solidale…”