Aeroporto Internazionale di Napoli, 9 aprile, 6:00 del mattino, sono pronto a volare verso il Portogallo per una nuova avventura. Il cuore del nostro viaggio è un progetto promosso dall’Associazione Casa d’Abóbora, con sede ad Aldeia, nella pittoresca regione di Cinfães. La missione dell’associazione è quella di preservare, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale dell’area rurale a bassa densità di Cinfães, e di incrementare l’attività culturale nella zona. Questo attraverso diverse tipologie di attività (laboratori, esposizioni, creazione di contenuti, ecc.), e anche mediante azioni socio-culturali e artistiche che mirano ad integrare diverse generazioni e persone della comunità.
Parteciperemo al progetto “Sustainability in Action 2.0 – Preserving Cultural & Local Heritage“, parte integrante del programma Erasmus+.
Cos’è Erasmus+?
Erasmus+ è il programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport nel periodo 2021-2027, volto a:
- Favorire la mobilità di studenti e gruppi per l’apprendimento;
- Sostenere la collaborazione e promuovere la qualità, l’inclusione, l’eccellenza, la creatività e l’innovazione nel settore educativo e formativo;
- Incoraggiare la mobilità per l’apprendimento non formale e informale, stimolare la partecipazione attiva dei giovani e rafforzare la collaborazione e la creatività nelle politiche giovanili;
- Promuovere la mobilità del personale sportivo, e migliorare la collaborazione, la qualità e l’innovazione nelle organizzazioni e politiche sportive;
La Generazione Erasmus
Generazione di sogni, ambizioni e volta al futuro che condivide un insieme di valori profondi: pace, fratellanza, amore e istruzione. I programmi europei, come Erasmus+, tessono legami tra migliaia di giovani, permettendo loro di condividere visioni, scambiare idee rivoluzionarie e costruire insieme sogni di un futuro migliore.
Nel cuore del progetto, ho avuto l’opportunità di portare la voce del mondo aziendale sannita e di condividere uno dei miei articoli più sentiti riguardante: lo spopolamento del Sud Italia.
Giovani provenienti da Portogallo, Germania, Slovenia, Italia, Romania, Turchia e Georgia hanno condiviso le loro esperienze e prospettive.
Senso di appartenenza e visione europea: un tema ricorrente è stato il forte senso di appartenenza nazionale espresso dai partecipanti. Tuttavia, parallelo a questo, è emersa una decisa aspirazione verso un’Europa più unita e collaborativa. Questo desiderio si traduce nella richiesta di una maggiore quantità di progetti, eventi e attività che possano connettere le persone oltre i confini nazionali.
Problemi economici: la questione economica è stata un’altra grande protagonista nei racconti dei giovani. Quasi tutti hanno evidenziato problemi economici significativi nei loro paesi. L’Italia, in particolare, è stata citata per i suoi bassi stipendi rispetto ad altre nazioni europee.
Eccellenze e sfide tedesche: i partecipanti tedeschi hanno lodato l’efficienza del loro sistema di trasporti e educativo, ma non hanno esitato a sottolineare che anche la Germania affronta problematiche politiche ed economiche non trascurabili.
Proposte di soluzione: tra le soluzioni discusse, molti hanno suggerito l’importanza di sostenere l’agricoltura e aiutare le aree interne di tutta Europa. Ciò potrebbe contrastare la tendenza delle grandi aziende a dominare il mercato, promuovendo invece una crescita più equilibrata e inclusiva.
Situazione in Turchia: l’analisi della situazione in Turchia è stata particolarmente significativa. I giovani turchi hanno manifestato un forte senso di identità nazionale accanto a un’ancor più forte aspirazione alla libertà e al progresso. Rispetto alla generazione precedente, i giovani turchi sono apaprsi come estremamente tecnologici e innovativi.
Sotto le Stelle di Porto
16 Aprile, Porto, alle prime luci dell’alba sono seduto da solo con il mio quaderno degli appunti, lascio vagare lo sguardo sui dettagli della città che si anima nella luce del tramonto. Ripenso ai volti incontrati, ai sorrisi scambiati, agli abbracci che hanno riscaldato i momenti di saluto, e alle intense discussioni politiche che hanno riempito le nostre serate.
Quest’esperienza mi ha permesso di vedere il vero volto dell’Europa, un volto giovane, vivace, che sogna e discute idee innovative, che affronta i problemi con spirito di iniziativa e che cerca soluzioni concrete. Attraverso questo articolo, voglio trasmettere a tutti i nostri lettori un invito a credere di più nel progetto europeo. Vi incoraggio a sentirvi parte di una comunità unica e a partecipare attivamente a progetti ed eventi che uniscono i popoli e aprono le menti.
Le grandi idee e le rivoluzioni spesso nascono in momenti inaspettati: sotto un cielo stellato, al suono di una chitarra, accanto a un nuovo amico proveniente da un’altra parte del mondo.
Ernest Hemingway definì la sua come una “Lost Generation”, ma noi siamo la generazione dei sogni, la Generazione Erasmus, portatori di speranza e costruttori di ponti, determinati a lasciare un’impronta positiva sul nostro continente e oltre.