L’Italia e la Turchia hanno costruito nei secoli un legame ricco di scambi commerciali, artistici e politici. Attraverso questo articolo cercheremo di esplorare la profonditĂ di queste relazioni, dai tempi dell’Impero Romano e Bizantino fino ai moderni scambi culturali e turistici.
Durante l’epoca dell’Impero Romano e successivamente in quello Bizantino, Costantinopoli (attuale Istanbul) e Roma non erano solo capitali imperiali, ma anche cuori pulsanti del Cristianesimo. Questi due poli hanno mantenuto legami stretti, influenzandosi reciprocamente in ambito religioso, artistico e politico. Nel Medioevo e durante il Rinascimento, Venezia e Genova in particolare, intensificarono gli scambi commerciali con i porti ottomani, soprattutto prodotti esotici come spezie, seta e oggetti preziosi.
Il nostro viaggio inizia a Istanbul, incrocio storico di civiltĂ e capitale di tre grandi imperi: romano, bizantino e ottomano. La città è un vivido esempio di come l’antico possa fondersi con il moderno. Tra le attrazioni imperdibili, la Hagia Sophia domina con la sua cupola e i mosaici che narrano storie millenarie. Vicino, la Moschea Blu affascina con le sue piastrelle di ceramica di Iznik. Il Palazzo Topkapi, ex epicentro dell’impero ottomano, offre oggi una vista mozzafiato sul Bosforo. Nel vivace Grand Bazaar, un labirinto di negozi vende tutto, dalle spezie alle ceramiche. L’esperienza culinaria è altrettanto ricca: dal kebab ai meze, fino al dolce baklava e al tradizionale caffè turco, spesso accompagnato da lokum.
Ma le sorprese non sono finite qui. Ci siamo spostati nella regione del Mediterraneo Occidentale della Turchia per incontrare un giovane e promettente talento, che ci guiderĂ alla scoperta della sua terra e della sua associazione:
- Sarebbe bello iniziare con una breve introduzione su di te, come la cittĂ da cui provieni, cosa fai nella vita e qual è il tuo ruolo nell’associazione?
Mi chiamo Mert AkbaĹź, sono un giovane coordinatore di progetti, nato a Trabzon e cresciuto a Burdur, una piccola cittĂ nel Mediterraneo Occidentale della Turchia. La popolazione di Burdur è di 270.000 persone, ma nonostante la sua dimensione modesta, la cittĂ vanta una ricca cucina, il pittoresco Lago Salda e siti storici come la cittĂ antica di Sagalassos, risalente all’Impero Romano. La mia esperienza con vari programmi europei ha affinato la mia visione futura. Nel 2021, insieme alla mia collega Ä°rem Palandız, abbiamo fondato Magic Mind, un’organizzazione giovanile che mira a integrare esperienze personali con obiettivi organizzativi.
- Di cosa si occupa l’associazione? Quali gli obiettivi primari?Â
Magic Mind si concentra principalmente sulle scienze sociali e su progetti interdisciplinari, affrontando temi come inclusione sociale, uguaglianza, sostenibilitĂ e trasformazione digitale. Al centro della nostra missione c’è la costruzione di una comunitĂ . Abbiamo avviato il nostro primo scambio giovanile Erasmus+ “Does Gender Matter” in Polonia nell’ottobre 2022, e da allora offriamo continuamente opportunitĂ tramite il programma Erasmus+ a giovani e professionisti. Ospitiamo anche tirocinanti europei. Il nostro progetto piĂą significativo è stato “Sustainability in Action 2.0”, un progetto Erasmus+ sulla mobilitĂ dei lavoratori giovanili. Nel luglio 2023, abbiamo organizzato un corso di formazione a Burdur sul futuro digitale e verde, formando 40 lavoratori giovanili da Italia, Germania, Romania, Portogallo e Slovenia, con il supporto del Comune di Burdur e del sindaco Ali Orkun Ercengiz. Per me, essere il formatore in questo corso è stata un’esperienza incredibile.
- Qual è la tua valutazione della situazione attuale in Turchia? Inoltre, sulla base di questa realtà , consiglieresti a un giovane italiano di trasferirsi in Turchia per motivi lavorativi?
Ritengo che esistano molte somiglianze tra la cultura, la prospettiva e il quotidiano di italiani e turchi, il che facilita l’adattamento degli italiani alla vita in Turchia. Consiglio vivamente ai giovani italiani di considerare la Turchia per volontariato, scambi studenteschi, tirocini o opportunitĂ lavorative. Qui, si sentiranno come a casa propria, pur esplorando un patrimonio culturale distintivo. Tuttavia, viviamo in un’era di globalizzazione che, pur offrendo numerose possibilitĂ economiche e tecnologiche, minaccia anche di omogeneizzare le culture e compromettere le nostre identitĂ . Credo fermamente che i giovani europei continueranno a resistere a questi cambiamenti per preservare la diversitĂ culturale
L’orizzonte piĂą affascinante è sempre quello ancora da raggiungere:
Ogni viaggio intrapreso, ogni persona incontrata, ogni angolo scoperto porta con sĂ© qualcosa di inaspettato. Torniamo arricchiti, trasformati, portatori di prospettive mai prima esplorate. Invitiamo i nostri lettori a spingersi oltre i confini del noto, a sfidare i luoghi comuni e a demolire i pregiudizi. La Turchia attende, non solo come una destinazione, ma come un invito a diventare veri ‘cacciatori di orizzonti’.
Non chiudetevi al familiare: osate scoprire, osate sognare. PerchĂ© nella vita, l’orizzonte piĂą affascinante è sempre quello ancora da raggiungere.