Visita allo studio-laboratorio dell’artista Bartolomeo Gatto nel suggestivo scenario delle colline di Giovi, fra il verde del bosco e degli ulivi, dove l’arte di fonde con la natura 11 Maggio 2024
Fondazione Bartolomeo Gatto – via Giovi Altimari 10 – Salerno
Orario:Â dalle ore 11.00 alle ore 14.00
La Fondazione Bartolomeo Gatto apre le porte dello Studio Atelier dell’artista agli amici del Fai.
Un’immersione nell’atmosfera unica di questo luogo di creativitĂ con le imponenti sculture in pietra che dominano lo spazio aperto del giardino e con i colori intensi e vibranti delle grandi tele dipinte.
Un viaggio sensoriale in un mondo di emozioni e sensazioni, dove l’arte si fonde con la natura circostante in un connubio di pura bellezza.
Le opere di Bartolomeo Gatto, un artista dallo spirito libero e visionario, catturano l’essenza dell’arte contemporanea in un dialogo incessante tra materia e anima. Per spiegare le motivazioni da cui prende forma la sua arte, Bartolomeo Gatto immagina un viaggio fantastico alla scoperta delle sue rocce e scrive:
“Mi appaiono vive, animate. Sono guerrieri forti e invincibili, re pastori, regine di eccelsa bellezza, teneri amanti. I colori sono accesi. Seguo con gli occhi sgranati dallo stupore e dall’interesse.
Prendo coscienza mentre visito il grembo di Madre Terra e inconsciamente mi domando se sarò in grado di esprimermi. Se sarò capace di trasmettere agli uomini il messaggio delle pietre. Dinanzi a una tale responsabilitĂ non trovo la presunzione di pensare che non c’è niente che l’arte non possa osare. Mi sento incapace. Ma dovrò farcela. Darò la mia anima, userò la forza della motivazione. Le pietre sono esseri viventi. L’amore è il segreto della loro felicitĂ . La loro saggezza è presagio di future emozioni”
Gli uomini di pietra sono i nostri antenati e i nostri fratelli; ci indicano la strada da seguire e parlano al cuore.
E’ cosi che Bartolomeo Gatto resta affascinato dalla bellezza della natura e la trasporta nella sua arte: tele di grandi dimensioni che coinvolgono lo spettatore e imponenti sculture alte oltre 5 metri.
Bartolomeo Gatto realizza il suo studio laboratorio nel 1995 scegliendo fortemente un luogo lontano dal fragore delle cittĂ dove rifugiarsi in solitudine.
Come tavolozza usa una grande parete di legno inclinata dove fissa, di volta in volta, le tele. Vicino tanti, tantissimi colori si rincorrono in un rigoroso ordine cromatico.
All’esterno, il piazzale è adibito alla lavorazione delle sculture in pietra.
Fra i carpini nel bosco si apre una radura dove la luce filtra fra le fronde degli alberi ed il contatto con la natura è tangibile.
E’ qui che Gatto scappa a coccolare i suoi ulivi. Gli ulivi, piantati ad uno ad uno, provengono da varie zone del Cilento. Raccontano la storia della nostra terra, insieme ad un gruppo di radici centenarie che sono arrivate da Trentova.
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Il FAI Delegazione di Salerno organizza per il mese di maggio una serie di incontri incentrati sulla figura dell’artista Bartolomeo Gatto.
A dare avvio, la mostra “Incontaminato” presso la sede del FAI in Via Portacatena 50 dove sono esposte, fino al 29 maggio, opere di Bartolomeo Gatto che raffigurano una natura incontaminata.
Incontaminati sono i paesaggi di pietra e di vento della Sardegna e quelli in cui flettono i rami degli ulivi del Cilento, i luoghi dove Gatto ha vissuto la sua vita e la sua arte.
INCONTAMINATO
Mostra di Bartolomeo Gatto
FAI Delegazione di Salerno – Via Portacatena n. 50- Salerno
Inaugurazione: Venerdi 3 Maggio ore 18,00
Esposizione: dal 3 al 29 Maggio 2024
Orari: mercoledì e venerdì dalle 18,00 alle 20,00
Ingresso libero
L’inaugurazione è stata animata dai giornalisti Enzo Landolfi, Francesca Blasi ed Erminia Pellecchia e dal critico Luca Cantore D’Amore.
Altri tre appuntamenti si terranno i mercoledì di maggio presso la sede del FAI alle ore 18.00:
- il 15 con Gabriella Taddeo “Quando l’arte connota un territorio;
- il 22 con Rino Mele “Riflessioni… nello scenario delle opere di Bartolomeo Gatto in mostra”;
- il 29 con Paolo Apolito per il finissage della mostra Incontaminato.